Dal Quotidiano L'Unità
del 19 luglio 2009
di Massimo Solani
(Giornalista)
Patrizia D'Addario non mentiva, e al pubblico ministero barese Giuseppe Scelsi aveva fornito gli elementi che provavano il suo racconto. Quello delle due serate a Palazzo Grazioli assieme ad altre ragazze, e quello della notte trascorsa nella residenza romana del premier.
Racconti piccanti che la escort barese ingaggiata da Gianpaolo Tarantini ha registrato e consegnato agli inquirenti che, indagando sulle presunte mazzette nella sanità barese, si sono visti esplodere fra le mani una storia di ragazze squillo, droga e corruzione. Una trama che vede al centro due figure: quella di Tarantini appunto, indagato fra l'altro per sfruttamento della prostituzione e cessione di sostanze stupefacenti, e quella ben più ingombrante del premier Silvio Berlusconi. A cui Tarantini, diventato intimo del presidente del Consiglio nel corso dell'estate del 2008 trascorsa a Porto Rotondo, procurava escort per le notti e ragazze immagine per le cene conviviali in via del Plebiscito.
Quegli audio che la D'Addario ha consegnato alla procura barese adesso sono stati pubblicati sul sito Internet del settimanale l'Espresso con tanto di trascrizioni. Sono cinque conversazioni e le prime due risalgono a metà ottobre 2008. E' la famosa serata in cui, dopo la cena con tante altre ragazze (tutte vestite con un abito nero) Patrizia D'Addario si rifiuta di fermarsi a dormire a Palazzo Grazioli e per questo riceve da Tarantini soltanto mille euro, la metà di quanto pattuito per la trasferta. Non aveva intenzione, dirà poi parlando con la stampa, di partecipare ad un'orgia. Nel primo file Patrizia si sta recando in macchina verso la residenza del premier: “il presidente è un po' allegro..canta....dice qualche barzelletta”, spiega una voce maschile alla D'Addario. “Pure noi possiamo cantare?”, chiede lei. “E si fa un po' più – ribatte l'uomo con tomo ammiccante - però...non c'è problema”. Nella seconda registrazione si sente Silvio Berlusconi che si complimenta con le ragazze (“Ah che carine ... complimenti”) e si presenta alla D'Addario.
Le successive registrazioni, invece, si riferiscono alla sera del 4 novembre. Negli Stati Uniti Barack Obama sta per diventare il primo presidente afroamericano della storia statunitense, a Roma invece Silvio Berlusconi trascorre la serata con Gianpaolo Tarantini, una escort (la D'Addario appunto) e due ragazze immagine baresi (entrambe sono state sentite dal pm Scelsi ed hanno confermato la ricostruzione di Patrizia, una delle due è Barbara Montereale). Tutte ingaggiate dall'amico Gianpi.
Finita la cena Berlusconi resta solo con Patrizia D'Addario e dopo averle mostrato un catalogo di gioielli la invita ad attenderlo in camera: “io mi faccio una doccia – le dice - e poi, poi mi aspetti nel lettone se finisci prima tu?”. “Quale lettone – chiede la escort barese - quello di Putin?”. “Quello di Putin”, conferma Berlusconi. Intanto in sottofondo la voce del cantante neomelodico Sal da Vinci riempie le stanze col ritornello, tratto dal musical “Scugnizzi”, di “Zoccole zoccole”. In realtà un impegno istituzionale attenderebbe il premier (la maratona notturna organizzata dalla fondazione Italia-Usa per seguire lo scrutinio elettorale americano), ma lui preferisce restare in casa. In compagnia di una escort.
Trascorsa la notte col premier Patrizia rientra in albergo e chiama Tarantini per il resoconto della nottata, spiegandogli però di non aver ricevuto alcuna busta col denaro. “Non abbiamo chiuso occhio stanotte – sorride la D'Addario – Niente busta, però”. "Barbara ha detto, appena sono arrivata: 'Hai avito la busta, 5000 euro'? - spiega la D'Addario - ho detto no, io non ho preso proprio niente". Ma in cambio Berlusconi ha promesso di interessarsi per sbloccare le pratiche del residence che la D'Addario vorrebbe costruire a Bari, fin là senza successo. “E poi ha detto che vuole rivedermi con un'amica perché..in due – spiega la D'Addario ad un divertito Tarantini - Lui ha detto che ha una sua amica e vuole farmi leccare da una sua amica. Ti giuro, così mi ha detto...”. Poco più tardi è proprio Berlusconi, quasi sussurrando, a chiamare al telefono la D'Addario. “Ho lavorato tanto – le dice - questa mattina sono andato a inaugurare questa mostra, ho fatto un bellissimo discorso, con applauso e non sembravo stanco”. “Eh infatti come me – risponde Patrizia - io non ho sonno non ho dormito, è andata via solo la mia voce”. “Come mai? - le chiede premuroso il premier – Eppure non abbiamo gridato”. “Eppure non ho urlato - prosegue la escort - chissà perché è andata via la voce... sai perché? Perché ho fatto la doccia, 10 volte con l'acqua ghiacciata perché avevo caldo”.
del 19 luglio 2009
di Massimo Solani
(Giornalista)
Patrizia D'Addario non mentiva, e al pubblico ministero barese Giuseppe Scelsi aveva fornito gli elementi che provavano il suo racconto. Quello delle due serate a Palazzo Grazioli assieme ad altre ragazze, e quello della notte trascorsa nella residenza romana del premier.
Racconti piccanti che la escort barese ingaggiata da Gianpaolo Tarantini ha registrato e consegnato agli inquirenti che, indagando sulle presunte mazzette nella sanità barese, si sono visti esplodere fra le mani una storia di ragazze squillo, droga e corruzione. Una trama che vede al centro due figure: quella di Tarantini appunto, indagato fra l'altro per sfruttamento della prostituzione e cessione di sostanze stupefacenti, e quella ben più ingombrante del premier Silvio Berlusconi. A cui Tarantini, diventato intimo del presidente del Consiglio nel corso dell'estate del 2008 trascorsa a Porto Rotondo, procurava escort per le notti e ragazze immagine per le cene conviviali in via del Plebiscito.
Quegli audio che la D'Addario ha consegnato alla procura barese adesso sono stati pubblicati sul sito Internet del settimanale l'Espresso con tanto di trascrizioni. Sono cinque conversazioni e le prime due risalgono a metà ottobre 2008. E' la famosa serata in cui, dopo la cena con tante altre ragazze (tutte vestite con un abito nero) Patrizia D'Addario si rifiuta di fermarsi a dormire a Palazzo Grazioli e per questo riceve da Tarantini soltanto mille euro, la metà di quanto pattuito per la trasferta. Non aveva intenzione, dirà poi parlando con la stampa, di partecipare ad un'orgia. Nel primo file Patrizia si sta recando in macchina verso la residenza del premier: “il presidente è un po' allegro..canta....dice qualche barzelletta”, spiega una voce maschile alla D'Addario. “Pure noi possiamo cantare?”, chiede lei. “E si fa un po' più – ribatte l'uomo con tomo ammiccante - però...non c'è problema”. Nella seconda registrazione si sente Silvio Berlusconi che si complimenta con le ragazze (“Ah che carine ... complimenti”) e si presenta alla D'Addario.
Le successive registrazioni, invece, si riferiscono alla sera del 4 novembre. Negli Stati Uniti Barack Obama sta per diventare il primo presidente afroamericano della storia statunitense, a Roma invece Silvio Berlusconi trascorre la serata con Gianpaolo Tarantini, una escort (la D'Addario appunto) e due ragazze immagine baresi (entrambe sono state sentite dal pm Scelsi ed hanno confermato la ricostruzione di Patrizia, una delle due è Barbara Montereale). Tutte ingaggiate dall'amico Gianpi.
Finita la cena Berlusconi resta solo con Patrizia D'Addario e dopo averle mostrato un catalogo di gioielli la invita ad attenderlo in camera: “io mi faccio una doccia – le dice - e poi, poi mi aspetti nel lettone se finisci prima tu?”. “Quale lettone – chiede la escort barese - quello di Putin?”. “Quello di Putin”, conferma Berlusconi. Intanto in sottofondo la voce del cantante neomelodico Sal da Vinci riempie le stanze col ritornello, tratto dal musical “Scugnizzi”, di “Zoccole zoccole”. In realtà un impegno istituzionale attenderebbe il premier (la maratona notturna organizzata dalla fondazione Italia-Usa per seguire lo scrutinio elettorale americano), ma lui preferisce restare in casa. In compagnia di una escort.
Trascorsa la notte col premier Patrizia rientra in albergo e chiama Tarantini per il resoconto della nottata, spiegandogli però di non aver ricevuto alcuna busta col denaro. “Non abbiamo chiuso occhio stanotte – sorride la D'Addario – Niente busta, però”. "Barbara ha detto, appena sono arrivata: 'Hai avito la busta, 5000 euro'? - spiega la D'Addario - ho detto no, io non ho preso proprio niente". Ma in cambio Berlusconi ha promesso di interessarsi per sbloccare le pratiche del residence che la D'Addario vorrebbe costruire a Bari, fin là senza successo. “E poi ha detto che vuole rivedermi con un'amica perché..in due – spiega la D'Addario ad un divertito Tarantini - Lui ha detto che ha una sua amica e vuole farmi leccare da una sua amica. Ti giuro, così mi ha detto...”. Poco più tardi è proprio Berlusconi, quasi sussurrando, a chiamare al telefono la D'Addario. “Ho lavorato tanto – le dice - questa mattina sono andato a inaugurare questa mostra, ho fatto un bellissimo discorso, con applauso e non sembravo stanco”. “Eh infatti come me – risponde Patrizia - io non ho sonno non ho dormito, è andata via solo la mia voce”. “Come mai? - le chiede premuroso il premier – Eppure non abbiamo gridato”. “Eppure non ho urlato - prosegue la escort - chissà perché è andata via la voce... sai perché? Perché ho fatto la doccia, 10 volte con l'acqua ghiacciata perché avevo caldo”.
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