Dal Quotidiano La Repubblica
del 8 luglio 2009
NEW YORK - Barack Obama prenda con decisione la guida del G8 de L'Aquila. L'invito al presidente americano è rivolto dal New York Times, che in un editoriale lamenta la "debolezza politica" dei Grandi presenti nel capoluogo abruzzese e "l'imperdonabile rilassatezza nella programmazione" mostrata dal governo italiano, il cui premier è "impegnato a difendersi dalle accuse dei quotidiani". Il duro giudizio del quotidiano Usa, nell'editoriale dal titolo "Oh quel G8", arriva all'indomani dell'altrettanto critico articolo del Guardian, che citando fonti delle delegazioni al G8 è arrivato a ipotizzare una sostituzione dell'Italia con la Spagna nel consesso dei Grandi.
Il quadro, scrive il Nyt, "lascia poco spazio all'ottimismo. Se non si vorrà perdere tempo ed energie - aggiunge il quotidiano Usa - Obama dovrà prendere le redini di questa sessione. E' arrivato il momento che lui trasformi il credito diplomatico conquistato negli ultimi sei mesi in capitale diplomatico". Tocca a Obama, continua il quotidiano, "premere sulla Germania affinché investa di più negli incentivi all'economia" e sugli altri leader affinché "contengano i propri pericolosi impulsi protezionisti". Allo stesso modo, serve "un fermo impegno dai G8, Russia inclusa, perché si vada a sanzioni efficaci se l'Iran non rinuncia ai suoi appetiti nucleari". Quanto al clima, Obama dovrà invece restare in ascolto su un tema in cui gli Stati Uniti sono "arretrati" rispetto agli europei. Il presidente americano "farebbe bene ad ascoltare e, una volta rientrato in patria, premere sul Congresso per una più coraggiosa riduzione delle emissioni".
A metà articolo arriva l'affondo contro il governo italiano. "Tradizionalmente", sostiene il quotidiano, "l'ospite imposta il tono, i temi e l'agenda di questi appuntamenti. Ma il primo ministro italiano, Silvio Berlusconi, nelle recenti settimane ha impegnato la maggior parte delle proprie energie politiche per parare le accuse sferrate dai quotidiani, secondo i quali ha frequentato escort e ha ospitato minorenni vestite in modo succinto". Il Nyt sentenzia: "Showman: forse. Leader: no".
Il quotidiano ne ha, comunque, per tutti i leader presenti, meno "folkloristici" di Berlusconi, ma "non molto più utili". La tedesca Angela Merkel "ha puntato i piedi" sul pacchetto di stimolo, il britannico Gordon Brown "tiene ormai un basso profilo", il giapponese Taro Aso "è impopolare in patria", il premier canadese Stephen Harper guida "un governo di minoranza" e il presidente russo, Dmitry Medvedev, "continua a lavorare all'ombra" di Vladimr Putin. Quanto a Nicolas Sarkozy, il presidente francese "è saldo politicamente in patria" ma "non pare avere una coerente agenda internazionale". Tocca a Obama, conclude Nyt, "rinvigorire" i temi del G8, dall'economia al clima, fino "all'aiuto alle nazioni più povere del mondo".
La Casa Bianca smentisce. La Casa Bianca ha detto oggi che la presidenza italiana "ha fatto uno splendido lavoro" nell' organizzare l'agenda del vertice, ridimensionando così le dure critiche avanzate dal più autorevole quotidiano britannico. E il presidente Obama, incontrando Napolitano, ha detto che "la presidenza italiana ha mostrato forte leadership". Quanto ai retroscena diffusi ieri dal Guardian, la Casa Bianca ha definito oggi "falsa" la notizia che gli Stati Uniti avrebbero fatto telefonate agli sherpa del G8 per preparare l'agenda del vertice per sopperire a presunte inadeguatezze italiane. "Non è assolutamente vero - ha detto Mike Froman, il funzionario della Casa Bianca che è anche lo sherpa Usa al G8 - Abbiamo fatto una conferenza telefonica per preparare il G20 di Pittsburgh a settembre. Ma questo non ha niente a che fare col G8".
del 8 luglio 2009
NEW YORK - Barack Obama prenda con decisione la guida del G8 de L'Aquila. L'invito al presidente americano è rivolto dal New York Times, che in un editoriale lamenta la "debolezza politica" dei Grandi presenti nel capoluogo abruzzese e "l'imperdonabile rilassatezza nella programmazione" mostrata dal governo italiano, il cui premier è "impegnato a difendersi dalle accuse dei quotidiani". Il duro giudizio del quotidiano Usa, nell'editoriale dal titolo "Oh quel G8", arriva all'indomani dell'altrettanto critico articolo del Guardian, che citando fonti delle delegazioni al G8 è arrivato a ipotizzare una sostituzione dell'Italia con la Spagna nel consesso dei Grandi.
Il quadro, scrive il Nyt, "lascia poco spazio all'ottimismo. Se non si vorrà perdere tempo ed energie - aggiunge il quotidiano Usa - Obama dovrà prendere le redini di questa sessione. E' arrivato il momento che lui trasformi il credito diplomatico conquistato negli ultimi sei mesi in capitale diplomatico". Tocca a Obama, continua il quotidiano, "premere sulla Germania affinché investa di più negli incentivi all'economia" e sugli altri leader affinché "contengano i propri pericolosi impulsi protezionisti". Allo stesso modo, serve "un fermo impegno dai G8, Russia inclusa, perché si vada a sanzioni efficaci se l'Iran non rinuncia ai suoi appetiti nucleari". Quanto al clima, Obama dovrà invece restare in ascolto su un tema in cui gli Stati Uniti sono "arretrati" rispetto agli europei. Il presidente americano "farebbe bene ad ascoltare e, una volta rientrato in patria, premere sul Congresso per una più coraggiosa riduzione delle emissioni".
A metà articolo arriva l'affondo contro il governo italiano. "Tradizionalmente", sostiene il quotidiano, "l'ospite imposta il tono, i temi e l'agenda di questi appuntamenti. Ma il primo ministro italiano, Silvio Berlusconi, nelle recenti settimane ha impegnato la maggior parte delle proprie energie politiche per parare le accuse sferrate dai quotidiani, secondo i quali ha frequentato escort e ha ospitato minorenni vestite in modo succinto". Il Nyt sentenzia: "Showman: forse. Leader: no".
Il quotidiano ne ha, comunque, per tutti i leader presenti, meno "folkloristici" di Berlusconi, ma "non molto più utili". La tedesca Angela Merkel "ha puntato i piedi" sul pacchetto di stimolo, il britannico Gordon Brown "tiene ormai un basso profilo", il giapponese Taro Aso "è impopolare in patria", il premier canadese Stephen Harper guida "un governo di minoranza" e il presidente russo, Dmitry Medvedev, "continua a lavorare all'ombra" di Vladimr Putin. Quanto a Nicolas Sarkozy, il presidente francese "è saldo politicamente in patria" ma "non pare avere una coerente agenda internazionale". Tocca a Obama, conclude Nyt, "rinvigorire" i temi del G8, dall'economia al clima, fino "all'aiuto alle nazioni più povere del mondo".
La Casa Bianca smentisce. La Casa Bianca ha detto oggi che la presidenza italiana "ha fatto uno splendido lavoro" nell' organizzare l'agenda del vertice, ridimensionando così le dure critiche avanzate dal più autorevole quotidiano britannico. E il presidente Obama, incontrando Napolitano, ha detto che "la presidenza italiana ha mostrato forte leadership". Quanto ai retroscena diffusi ieri dal Guardian, la Casa Bianca ha definito oggi "falsa" la notizia che gli Stati Uniti avrebbero fatto telefonate agli sherpa del G8 per preparare l'agenda del vertice per sopperire a presunte inadeguatezze italiane. "Non è assolutamente vero - ha detto Mike Froman, il funzionario della Casa Bianca che è anche lo sherpa Usa al G8 - Abbiamo fatto una conferenza telefonica per preparare il G20 di Pittsburgh a settembre. Ma questo non ha niente a che fare col G8".
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