Dal Quotidiano La Repubblica
del 8 settembre 2009
di Enrico Franceschini
(Giornalista)
LONDRA - La dichiarazione di Silvio Berlusconi a una delle sue reti televisive, secondo cui "tutti gli italiani vogliono essere come me", ha fatto il giro del mondo, riportata nei titoli e nei servizi di innumerevoli giornali stranieri che continuano a seguire lo scandalo e le polemiche attorno al presidente del Consiglio. Ma la stampa estera di oggi riporta anche una stoccata di Carla Bruni all'indirizzo del premier, le indiscrezioni di un quotidiano spagnolo sul "Grande Centro", il nuovo partito cattolico che potrebbe sorgere in Italia in autunno, e l'insofferenza verso Berlusconi di Michael Moore, il regista americano autore di documentari di denuncia, arrivato alla Mostra del Cinema di Venezia.
Dal Daily Mail di Londra all'Irish Examiner di Dublino, dal Pais in Spagna al Clarin in Argentina, sono tanti i quotidiani che riprendono la frase del primo ministro sul fatto che tutti gli italiani vorrebbero segretamente essere come lui. Con toni leggermente ironici, la stampa internazionale nota che Berlusconi "liquida" critiche, accuse, scandali, e nell'intervista rilasciata a una sua rete televisiva si dice sicuro della propria indiscussa popolarità e della solidità dei buoni rapporti con il Vaticano. A questo riguardo, un articolo sullo spagnolo El Pais sottolinea le manovre del capo del governo per assicurare il sostegno alla Santa Sede su questioni come il diritto alla vita e la pillola del giorno dopo, "a testimonianza delle nostre buone relazioni" con la Chiesa.
Non tutti gli osservatori internazionali sono però convinti che ciò basterà a ricucire completamente "lo strappo" tra Berlusconi e il mondo cattolico, determinato sia dalle controversie sulla sua vita privata, tra divorzio e feste con call-girls, sia dall'attacco che ha spinto alle dimissioni il direttore dell'Avvenire. Un altro quotidiano spagnolo, El Mundo, scrive infatti che i piani per la creazione di una nuova forza politica cattolica di centro, annunciati dal presidente dell'Udc Rocco Buttiglione, vanno avanti e che è pronto un nome per il nuovo partito: si chiamerebbe "Grande Centro" e avrebbe trai suoi ispiratori e leader il presidente della Fiat e della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo, nonostante le smentite dell'interessato.
In Francia, il Figaro riporta una battuta attribuita alla first lady Carla Bruni, che in luglio era stata oggetto di critiche derisorie da parte del Giornale, il "polemico quotidiano di proprietà del fratello di Berlusconi". Notando che ora il Giornale se l'è presa con l'Avvenire e con i vescovi, la moglie del presidente francese afferma: "Almeno, sono in buona compagnia, sono al fianco di persone degne di rispetto".
Anche il Washington Post si occupa del caso Berlusconi, riferendo la presa di posizione contro Berlusconi da parte di Michael Moore, il regista che ha presentato a Venezia il suo ultimo film, "Capitalism - a love story", denuncia degli eccessi del capitalismo. Il quotidiano americano riporta che Moore si domanda "quando gli italiani si libereranno di Berlusconi", affermando che il premier "è un imbarazzo per l'Italia".
del 8 settembre 2009
di Enrico Franceschini
(Giornalista)
LONDRA - La dichiarazione di Silvio Berlusconi a una delle sue reti televisive, secondo cui "tutti gli italiani vogliono essere come me", ha fatto il giro del mondo, riportata nei titoli e nei servizi di innumerevoli giornali stranieri che continuano a seguire lo scandalo e le polemiche attorno al presidente del Consiglio. Ma la stampa estera di oggi riporta anche una stoccata di Carla Bruni all'indirizzo del premier, le indiscrezioni di un quotidiano spagnolo sul "Grande Centro", il nuovo partito cattolico che potrebbe sorgere in Italia in autunno, e l'insofferenza verso Berlusconi di Michael Moore, il regista americano autore di documentari di denuncia, arrivato alla Mostra del Cinema di Venezia.
Dal Daily Mail di Londra all'Irish Examiner di Dublino, dal Pais in Spagna al Clarin in Argentina, sono tanti i quotidiani che riprendono la frase del primo ministro sul fatto che tutti gli italiani vorrebbero segretamente essere come lui. Con toni leggermente ironici, la stampa internazionale nota che Berlusconi "liquida" critiche, accuse, scandali, e nell'intervista rilasciata a una sua rete televisiva si dice sicuro della propria indiscussa popolarità e della solidità dei buoni rapporti con il Vaticano. A questo riguardo, un articolo sullo spagnolo El Pais sottolinea le manovre del capo del governo per assicurare il sostegno alla Santa Sede su questioni come il diritto alla vita e la pillola del giorno dopo, "a testimonianza delle nostre buone relazioni" con la Chiesa.
Non tutti gli osservatori internazionali sono però convinti che ciò basterà a ricucire completamente "lo strappo" tra Berlusconi e il mondo cattolico, determinato sia dalle controversie sulla sua vita privata, tra divorzio e feste con call-girls, sia dall'attacco che ha spinto alle dimissioni il direttore dell'Avvenire. Un altro quotidiano spagnolo, El Mundo, scrive infatti che i piani per la creazione di una nuova forza politica cattolica di centro, annunciati dal presidente dell'Udc Rocco Buttiglione, vanno avanti e che è pronto un nome per il nuovo partito: si chiamerebbe "Grande Centro" e avrebbe trai suoi ispiratori e leader il presidente della Fiat e della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo, nonostante le smentite dell'interessato.
In Francia, il Figaro riporta una battuta attribuita alla first lady Carla Bruni, che in luglio era stata oggetto di critiche derisorie da parte del Giornale, il "polemico quotidiano di proprietà del fratello di Berlusconi". Notando che ora il Giornale se l'è presa con l'Avvenire e con i vescovi, la moglie del presidente francese afferma: "Almeno, sono in buona compagnia, sono al fianco di persone degne di rispetto".
Anche il Washington Post si occupa del caso Berlusconi, riferendo la presa di posizione contro Berlusconi da parte di Michael Moore, il regista che ha presentato a Venezia il suo ultimo film, "Capitalism - a love story", denuncia degli eccessi del capitalismo. Il quotidiano americano riporta che Moore si domanda "quando gli italiani si libereranno di Berlusconi", affermando che il premier "è un imbarazzo per l'Italia".
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