Dal Quotidiano La Repubblica
del 21 settembre 2009
di Andrea Tarquini
(Giornalista)
BERLINO - "L'autunno del sultano - il potere di Silvio Berlusconi cade a pezzi". Così, con durezza e toni espliciti insoliti rispetto alla freddezza e all'estrema misura con cui i media tedeschi hanno trattato finora il tema, un editoriale di Die Welt (quotidiano conservatore del gruppo Springer, testata ritenuta vicinissima alla CduCsu di Angela Merkel) dedica ampio spazio oggi alle vicende del premier italiano.
"Chi ormai celebra da solo i suoi atti eroici è divenuto un monumento di se stesso che si sta sgretolando", scrive Paul Badde, a lungo corrispondente da Roma della Welt. Continua ricordando la conferenza stampa insieme a Zapatero: "Il piccolo uomo con i tacchi rialzati si è definito un superman, la sua popolarità lo conferma, e (ha detto di) essere il premier italiano di maggior successo negli ultimi 150 anni". Poi Badde commenta: sembra di assistere all'ultimo atto di uno spettacolo triste, uno spettacolo in cui la vecchia commedia con Silvio Berlusconi protagonista sembra trasformarsi sotto gli occhi di tutti. "Chi si presenta di persona come un Superman non lo è più, chi celebra da solo i suoi atti eroici è diventato un monumento di se stesso che si sgretola... qualcosa è successo con il premier".
L'articolo descrive poi Berlusconi come preso da un nuovo nervosismo, anche con accenti isterici... certo, forse anche prima egli avrebbe ricorso ai suoi avvocati per denunciare una serie di media. Ma - prosegue Die Welt - è "assolutamente nuovo" l'attacco condotto 'dal suo giornale di casa', il Giornale, che ha aperto un conflitto con la conferenza episcopale italiana. Il premier ha perso il suo istinto strategico? Con la vittoria di Pirro delle dimissioni di Boffo per la prima volta ha arrecato gravi danni al principio-tattica 'vivi e lascia vivere', in base al quale la Chiesa cattolica ha tollerato finora gli spiriti liberi e i massoni nei partiti di Berlusconi. Badde ricorda poi come il Giornale ha attaccato persino Fini con l'allusione a dossier piccanti. E rammenta che non è l'opposizione ad averlo indebolito, ma piuttosto la causa sembra quanto Veronica Lario aveva detto in aprile a Repubblica, cioè che suo marito è 'malato'. Da allora, secondo die Welt, egli ha perso il suo senso d'orientamento del potere, finora preciso come quello d'un sonnambulo... sua moglie ha aperto nell'Ego di Silvio una ferita che non vuole guarire. Die Welt conclude: "L'autunno del patriarca dunque? Non necessariamente, perché Silvio Berlusconi, al contrario per esempio di Giulio Andreotti, non è mai stato un patriarca. Non è nemmeno un dittatore, ma piuttosto un sultano, come il politologo Giovanni sartori ha affermato di recente. Ma come che sia, si fa autunno attorno a lui. E'però improbabile che dopo venga una Primavera nel sistema politico italiano. Verrà Gianfranco Fini, il resto è incertezza".
del 21 settembre 2009
di Andrea Tarquini
(Giornalista)
BERLINO - "L'autunno del sultano - il potere di Silvio Berlusconi cade a pezzi". Così, con durezza e toni espliciti insoliti rispetto alla freddezza e all'estrema misura con cui i media tedeschi hanno trattato finora il tema, un editoriale di Die Welt (quotidiano conservatore del gruppo Springer, testata ritenuta vicinissima alla CduCsu di Angela Merkel) dedica ampio spazio oggi alle vicende del premier italiano.
"Chi ormai celebra da solo i suoi atti eroici è divenuto un monumento di se stesso che si sta sgretolando", scrive Paul Badde, a lungo corrispondente da Roma della Welt. Continua ricordando la conferenza stampa insieme a Zapatero: "Il piccolo uomo con i tacchi rialzati si è definito un superman, la sua popolarità lo conferma, e (ha detto di) essere il premier italiano di maggior successo negli ultimi 150 anni". Poi Badde commenta: sembra di assistere all'ultimo atto di uno spettacolo triste, uno spettacolo in cui la vecchia commedia con Silvio Berlusconi protagonista sembra trasformarsi sotto gli occhi di tutti. "Chi si presenta di persona come un Superman non lo è più, chi celebra da solo i suoi atti eroici è diventato un monumento di se stesso che si sgretola... qualcosa è successo con il premier".
L'articolo descrive poi Berlusconi come preso da un nuovo nervosismo, anche con accenti isterici... certo, forse anche prima egli avrebbe ricorso ai suoi avvocati per denunciare una serie di media. Ma - prosegue Die Welt - è "assolutamente nuovo" l'attacco condotto 'dal suo giornale di casa', il Giornale, che ha aperto un conflitto con la conferenza episcopale italiana. Il premier ha perso il suo istinto strategico? Con la vittoria di Pirro delle dimissioni di Boffo per la prima volta ha arrecato gravi danni al principio-tattica 'vivi e lascia vivere', in base al quale la Chiesa cattolica ha tollerato finora gli spiriti liberi e i massoni nei partiti di Berlusconi. Badde ricorda poi come il Giornale ha attaccato persino Fini con l'allusione a dossier piccanti. E rammenta che non è l'opposizione ad averlo indebolito, ma piuttosto la causa sembra quanto Veronica Lario aveva detto in aprile a Repubblica, cioè che suo marito è 'malato'. Da allora, secondo die Welt, egli ha perso il suo senso d'orientamento del potere, finora preciso come quello d'un sonnambulo... sua moglie ha aperto nell'Ego di Silvio una ferita che non vuole guarire. Die Welt conclude: "L'autunno del patriarca dunque? Non necessariamente, perché Silvio Berlusconi, al contrario per esempio di Giulio Andreotti, non è mai stato un patriarca. Non è nemmeno un dittatore, ma piuttosto un sultano, come il politologo Giovanni sartori ha affermato di recente. Ma come che sia, si fa autunno attorno a lui. E'però improbabile che dopo venga una Primavera nel sistema politico italiano. Verrà Gianfranco Fini, il resto è incertezza".
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