del 4 novembre 2009
Palermo. Missiva alla redazione palermitana di Repubblica da sedicenti familiari dei detenuti al 41 bis.
Una lettera di minacce ai ministri dell'Interno e della Giustizia, Roberto Maroni e Angelino Alfano, ai parlamentari del Pdl e del Pd Carlo Vizzini e Beppe Lumia (che hanno presentato il disegno di legge che ha inasprito il 41 bis, n.d.r.) e ai vicecapi di gabinetto di via Arenula, i magistrati Roberto Piscitello e Sergio Barbiera, è stata recapitata oggi alla redazione palermitana del quotidiano La Repubblica. Nella missiva, scritta da sedicenti familiari dei detenuti al 41 bis, si lamentano le restrizioni a cui sono sottoposti i carcerati tanto vessati da essere "costretti al suicidio". "Pagherete e ci sarà sangue": è l'inquietante minaccia con cui si chiude lo scritto. Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri e la Procura di Palermo.
Ansa
Una lettera di minacce ai ministri dell'Interno e della Giustizia, Roberto Maroni e Angelino Alfano, ai parlamentari del Pdl e del Pd Carlo Vizzini e Beppe Lumia (che hanno presentato il disegno di legge che ha inasprito il 41 bis, n.d.r.) e ai vicecapi di gabinetto di via Arenula, i magistrati Roberto Piscitello e Sergio Barbiera, è stata recapitata oggi alla redazione palermitana del quotidiano La Repubblica. Nella missiva, scritta da sedicenti familiari dei detenuti al 41 bis, si lamentano le restrizioni a cui sono sottoposti i carcerati tanto vessati da essere "costretti al suicidio". "Pagherete e ci sarà sangue": è l'inquietante minaccia con cui si chiude lo scritto. Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri e la Procura di Palermo.
Ansa
del 5 novembre 2009
Maggiani Chelli: ''Solidarietà ai minacciati. Avanti col 41 bis''
Tutta la nostra solidariètà a quanti in queste ore, in nome e per conto delle nuove norme sull’inasprimento del “41 bis” sono stati minacciati.
Già ieri avevamo chiarito con una nota ,che alleghiamo per comodità , la nostra posizione sul 41 bis.
Ci siamo rivolti a quanti non vogliono comprendere che per i mafiosi stragisti eversivi del 1993, solo ad un regime severo ma necessario si può impedire loro di gestire affari miliardari dal carcere e ancora più grave decidere la morte di essere umani e mettere in atto attentati terroristici come quello di via dei Georgofili.
Ribadiamo tutto quanto abbiamo detto e ampiamente ripetuto in questi lunghi sedici anni:“cosa nostra” collabori con lo Stato ci dica chi era insieme all’organizzazione criminale in via dei Georgofili la notte del 27 Maggio 1993 con il cerino in mano e solo allora, per quello che ci riguarda, il “41 bis” potrà venire meno per chi dimostra di voler riportare questo Paese sulla strada della democrazia.
Cordiali saluti
Giovanna Maggiani Chelli
Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili
Ansa
Fond.Caponnetto: ''Solidarietà a minacciati''
Firenze. La Fondazione Caponnetto "é solidale con i ministri, con i parlamentari e con i magistrati minacciati (probabilmente) dalla mafia per il 41 bis che è stato rafforzato. Tale minaccia dimostra come il 41 bis sia uno strumento necessario per la lotta alla mafia". Lo affermano in una nota Elisabetta Caponnetto e Salvatore Calleri per la Fondazione Caponnetto.
del 5 novembre 2009
Palermo. "La migliore risposta alle minacce è riaprire le carceri di Pianosa e Asinara e fare del 41 bis uno strumento vero di lotta alla mafia, applicato bene e in grado di impedire collegamenti esterni tra i boss e le proprie organizzazioni mafiose".
Lo dice il senatore del PD Giuseppe Lumia, componente della Commissione parlamentare antimafia, dopo le minacce ricevute insieme al ministro Alfano e a esponenti della maggioranza da sedicenti familiari di mafiosi. "E' questo - aggiunge Lumia - quello che chiederò con una lettera al ministro Alfano e al Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia Sen. Pisanu. Da tempo mi batto perché siano riaperte Pianosa e l'Asinara e riorganizzate le carceri di massima sicurezza e perché il 41 bis diventi veramente funzionale per il contrasto alle mafie". "Sia chiaro - continua il senatore del Pd - che il 41 bis non lede nessun diritto umano. Impedisce solo ai boss di dare ordini dalle carceri: chi deve pagare il pizzo, quale appalto truccare, come riciclare il denaro sporco, come riorganizzare la propria cosca di appartenenza, e perché no, quale politico votare". "Al ministro - conclude Lumia - dirò chiaramente che adesso bisogna passare ai fatti. Le norme che sono state approvate hanno recepito nella sua quasi totalità le proposte del Pd. Così uno Stato democratico risponde a Cosa nostra, che rimane un problema prioritario su cui rimanere allerta e agire con impegno, severità e rigorose".Ansa
MAFIA: ROSARIO CROCETTA (PD) “SOLIDARIETA’ VERA A CHI DIFENDE LO STATO CON CORAGGIO. MINACCE VANNO PRESE SUL SERIO”
“Le minacce inviate a Beppe Lumia, Carlo Vizzini, i ministri Alfano e Maroni, nonché ai magistrati, vanno prese sul serio”. Lo dichiara l’On. Rosario Crocetta, eurodeputato del Partito Democratico. “La mafia da tempo vuole scardinare il 41bis per ritornare a comandare dal carcere, mandando gli ordini per mantenere i collegamenti tra le cosche, pianificare sporchi interessi ed affari illegali. E’ una richiesta che fanno da tempo ma che ha trovato opposizione nell’emendamento presentato da Lumia nel pacchetto sicurezza e sostenuto dal senatore Vizzini e dai Ministri Alfano e Maroni.
La mia solidarietà vera e sincera a quanti, nel portare avanti la linea di un 41bis più efficace, hanno difeso lo Stato e fatto una scelta di coraggio. Sono sempre a fianco di coloro che pensano che bisogna svolgere un’azione forte in tal senso.
Ritengo anzi – aggiunge Crocetta - che andrebbero introdotte altre norme per il raddoppio delle pene per mafiosi ed estortori, oltre a rigide procedure per impedire l’infiltrazione mafiosa negli appalti.
Sono tutte questioni che vanno affrontate per impedire che le cosche ritentino un assalto violento allo Stato”.
Rosario Crocetta
Deputato al Parlamento Europeo
Ufficio stampa
Francesca Scaglione
(3280504237)
www.rosariocrocetta.com
Ansa
del 5 novembre 2009
MAFIA: ROSARIO CROCETTA (PD) “SOLIDARIETA’ VERA A CHI DIFENDE LO STATO CON CORAGGIO. MINACCE VANNO PRESE SUL SERIO”
“Le minacce inviate a Beppe Lumia, Carlo Vizzini, i ministri Alfano e Maroni, nonché ai magistrati, vanno prese sul serio”. Lo dichiara l’On. Rosario Crocetta, eurodeputato del Partito Democratico. “La mafia da tempo vuole scardinare il 41bis per ritornare a comandare dal carcere, mandando gli ordini per mantenere i collegamenti tra le cosche, pianificare sporchi interessi ed affari illegali. E’ una richiesta che fanno da tempo ma che ha trovato opposizione nell’emendamento presentato da Lumia nel pacchetto sicurezza e sostenuto dal senatore Vizzini e dai Ministri Alfano e Maroni.
La mia solidarietà vera e sincera a quanti, nel portare avanti la linea di un 41bis più efficace, hanno difeso lo Stato e fatto una scelta di coraggio. Sono sempre a fianco di coloro che pensano che bisogna svolgere un’azione forte in tal senso.
Ritengo anzi – aggiunge Crocetta - che andrebbero introdotte altre norme per il raddoppio delle pene per mafiosi ed estortori, oltre a rigide procedure per impedire l’infiltrazione mafiosa negli appalti.
Sono tutte questioni che vanno affrontate per impedire che le cosche ritentino un assalto violento allo Stato”.
Rosario Crocetta
Deputato al Parlamento Europeo
Ufficio stampa
Francesca Scaglione
(3280504237)
www.rosariocrocetta.com
Ansa
del 5 novembre 2009
Fond.Caponnetto: ''Solidarietà a minacciati''
Firenze. La Fondazione Caponnetto "é solidale con i ministri, con i parlamentari e con i magistrati minacciati (probabilmente) dalla mafia per il 41 bis che è stato rafforzato. Tale minaccia dimostra come il 41 bis sia uno strumento necessario per la lotta alla mafia". Lo affermano in una nota Elisabetta Caponnetto e Salvatore Calleri per la Fondazione Caponnetto.
Come mai nessuno del PD, compresa la Borsellino, hanno avuto la sensibilità di dire una parola di solidarietà?
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