sabato 21 novembre 2009

LA GALASSIA GIOVANE CHE CI CREDE: “NON TUTTO È FINITO”

Dal Quotidiano Il Fatto Quotidiano
del 21 novembre 2009

di Federico Mello
(Giornalista)


Bisogna mescolare Internet con il ricordo di uomini come Antonino Caponnetto, Paolo Borsellino, Giovanni Falcone, Sandro Pertini. Poi aggiungere una buona dose di passione e una volontà granitica di lottare per l'onestà e contro la mafia. “La questione morale è una priorità. Puoi fare qualsiasi proposta concreta, ma poi come la metti in pratica se non c'è lo stato di diritto?” riassume per tutti Adele. Eccolo servito quello che non è un movimento, ma una galassia; che va dai giovani dell'Italia dei valori, ai Meet Up di Beppe Grillo, passando per il Popolo delle Agende Rosse. Tutti pronti e mobilitati per andare a Roma il 5 dicembre il NoBerlusconiDay. “Credo che sia una cosa bellissima: è la prima volta che una manifestazione viene lanciata dalla società civile, senza una chiamata alle armi dei partiti” ci dice Federica Fabretti, del Popolo dell'Agende Rosse, il movimento di Salvatore Borsellino che chiede verità e giustizia sui fatti del mafia del 1992. “Sarò in piazza – aggiunge – noi lottiamo per risvegliare le coscienze. Mi sembra il minimo chiedere le dimissioni di Berlusconi: fu proprio Paolo Borsellino, nella sua ultima intervista, a parlare specificamente dei legami del mafioso Mangano con Dell'Utri e Berlusconi”.

Il giovani dell'Italia dei valori, invece, non sono ancora una vera giovanile di partito, dopo due anni tribolati aspettano il congresso per darsi una struttura più solida. Comunque, saranno tutti presenti il cinque dicembre in piazza. “Ho conosciuto i ragazzi del NoBDay, praticamente sono ragazzi come noi, la pensiamo allo stesso modo su tantissime cose” ci spiega Adele Conte, 28

anni, “precaria doc” che vive a Roma. “Noi, così come per il popolo delle agende rosse, siamo a loro disposizione. E poi, dai, se la pensiamo allo stesso modo e vogliamo cambiare questo mondo non conta se qualcuno ha scelto il partito, qualcuno l'associazione e qualcuno altre forme ancora. Le cose non funzionano così solo per chi vede la politica in maniera vecchia”. La vede allo stesso modo Giuliano Girlando , 27 anni, che si occupa di università nel Lazio per l'Italia dei valori. Il compito del suo lavoro politico, ci dice, è smentire Antonino Caponnetto, il magistrato che ebbe l'intuizione di creare, negli anni Ottanta, il pool antimafia: “Il dott. Antonino Caponnetto, a caldo, dopo la bomba che uccise Paolo Borsellino, disse scuotendo la testa 'E' tutto finito, è tutto finito'. Vogliamo dimostrare che le parole di Caponnetto si possono ribaltare”. E questo, per lui, è il No Berlusconi Day: “Pertini diceva la politica si fa con le mani pulite. Per questo chiedo le dimissioni di questo governo”. Rincara la dose, Giovanni Favia, 28 anni, consigliere comunale eletto a Bologna dai meet-up di Beppe Grillo: “Abbiamo preso quasi 8000 voti – ci dice – eletto quattro consiglieri nelle circoscrizioni, e quattro consiglieri comunali nei comuni della provincia. A Monte San Pietro abbiamo il 15 e 80 per cento”. Il suo ufficio in comune è pieno di gente, prima era un mortorio, “ho fatto dodici mazzi di chiavi” ci dice “solo aprendo le porte alla società civile si possono cambiare le cose”. Lui, nel marzo 2009, sollevò un polverone alzano uno striscione “Napolitano dorme il popolo insorge” c'era scritto. “Questo governo è criminale e noi stiamo cercando di salvare il nostro paese con manifestazioni pacifiche”.

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