del 4 novembre 2009
di Giovanna Maggiani Chelli
(Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili)
Ecco tutti i mestieranti del “buonismo” all’opera!
Tutti corrono in mutuo soccorso a “cosa nostra” stragista per vedere di raggiungere, finalmente, il completamento di quel famigerato “papello” che è costato lacrime e sangue ai nostri figli prima e oggi a tutto il Paese.
Abolizione dell’ergastolo ed eliminazione del “41 bis” gridano in coro, ovvero mandiamo a casa la mafia che in carcere soffre troppo e ci sta male!.
Non ci stancheremo mai di dirlo, il “41 bis” e l’ergastolo sono l’unica risposta democratica ai fratelli Graviano di Brancaccio, a Salvatore Riina e Bernardo Provenzano.
Oppure collaborino con la giustizia i boss di “cosa nostra”e liberino finalmente per sempre il Parlamento dai mafiosi e dai finti umanitari.
Resta per noi sempre valida la proposta di riaprire i super carceri di Pianosa e Asinara come nel 1992, dove destinare la mafia a meditare sulle stragi del 1993. Questo se le carceri sono troppo affollate e non più idonee a garantire un soggiorno dignitoso.
Ma anche qui i “buonisti” di turno hanno di che dire, altrimenti come farebbero a sbraitare ogni qualvolta qualcuno si suicida in carcere?
Invitiamo i “buoni “ ancora una volta a visitare gli ospedali dove le vittime della stragi d’Italia sono costrette a curarsi.
Cordiali saluti
Nessun commento:
Posta un commento