del 1 novembre 2009
di Luigi De Magistris
(Europarlamentare IDV)
Nel Parlamento europeo – con riferimento alle delegazioni estere – faccio parte di quella che si occupa di medio oriente, che va dall’Egitto alla Siria, passando per la Terra Santa. Da convinto sostenitore del Presidente Obama - riponendo massima fiducia nelle sue capacità di dare una svolta in positivo alle magnifiche sorti e progressive dell’umanità - ho anche salutato con favore il nobel “preventivo” che gli è stato affidato, nella speranza che ci aiuti concretamente anche a ritrovare la pace e la stabilità in una delle aree in cui i diritti umani vengono calpestati quotidianamente. Non può esserci stabilità nell’intero medio oriente – Iran, Iraq ed Afghanistan compresi - se non si riconosce ai palestinesi il loro sacrosanto diritto ad avere un proprio Stato, sbocco necessario, direi naturale, della loro autodeterminazione. Il cammino è ancora lungo e speriamo che si passi presto dalle petizioni di principio generiche e ripetitive, che hanno accompagnato le varie amministrazioni americane negli anni, ad azioni politiche concrete ed efficaci. Immediatamente, però, la Comunità internazionale e, quindi, anche l’Europa, deve fare tutto il possibile per ripristinare, quanto meno, la salvaguardia dei diritti umani in Cisgiordania ed a Gaza in particolare. Non è tollerabile la segregazione – con il calpestio della dignità umana e la disumana violazione dell’habeas corpus – in cui sono costretti a vivere i palestinesi nella dimenticanza sonnacchiosa dell’opulento occidente. I negoziati politici per la pace e la stabilità – che riconoscano pari dignità ad Israele ed alla Palestina, contribuendo a far cessare l’odio e ad accrescere il rispetto, la pace e l’amore tra i due popoli – devono essere preceduti dal ripristino immediato di tutti i corridoi umanitari che consentano agli aiuti internazionali di portare cibo e medicine ai palestinesi e scongiurare l’ulteriore morte di bambini e cittadini innocenti,condannati dal paradosso di essere nati proprio nella Terra di Gesù. Il Governo italiano, oltre a disintegrare la democrazia nel nostro Paese con lo smantellamento quotidiano della Costituzione, è incapace di avere una linea decente in politica estera. E’ stato censurato sull’immigrazione, avendo più volte la Commissione europea stigmatizzato la violazione del diritto d’asilo e la pratica xenofoba dei respingimenti di massa. Il Governo ha stretto un patto di ferro ed affaristico con uno dei politici peggiori, il leader libico Gheddafi. Tra dittatorelli ci si intende. A Berlusconi ed i suoi interessa, del resto, la costruzione dei lager in territorio libico ove segregare i migranti, nonché realizzare opere pubbliche faraoniche per far mangiare i prenditori italiani della borghesia mafiosa. E’ illusorio pensare che a questo Governo possa interessare la tragedia della Palestina e di popoli che dovrebbero, invece, avere nell’Italia – quella che era la culla della civiltà mediterranea – il principale interlocutore politico.
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