Oggi a Pescara è avvenuto qualcosa di molto grave: le forze dell'ordine hanno impedito a dei liberi cittadini di partecipare a un incontro pubblico nella sala della Provincia di Pescara. E senza alcuna motivazione di ordine pubblico.
I fatti. Questa mattina dalle ore 10 una trentina di persone ha manifestato in maniera non solo pacifica, ma anche composta e silenziosa contro la presenza di Gasparri al Premio Borsellino. La manifestazione consisteva nell'esposizione di scritte come "Mangano il vostro eroe, Falcone e Borsellino i nostri" oppure "PM comunisti: prima di Berlusconi lo diceva Riina", e nell'esposizione dell'agenda rossa, simbolo dei misteri che ancora avvolgono la strage di via D'Amelio e della ricerca di verità sui rapporti tra istituzioni e mafia; inoltre i manifestanti stavano distribuendo la lettera che Salvatore Borsellino, fratello del giudice, aveva scritto proprio per criticare l'inopportuna presenza di Gasparri a un premio intitolato al nome del fratello. Nessun coro, nessuna intemperanza, solo una semplice esposizione di cartelli e di agende rosse.
I fatti. Questa mattina dalle ore 10 una trentina di persone ha manifestato in maniera non solo pacifica, ma anche composta e silenziosa contro la presenza di Gasparri al Premio Borsellino. La manifestazione consisteva nell'esposizione di scritte come "Mangano il vostro eroe, Falcone e Borsellino i nostri" oppure "PM comunisti: prima di Berlusconi lo diceva Riina", e nell'esposizione dell'agenda rossa, simbolo dei misteri che ancora avvolgono la strage di via D'Amelio e della ricerca di verità sui rapporti tra istituzioni e mafia; inoltre i manifestanti stavano distribuendo la lettera che Salvatore Borsellino, fratello del giudice, aveva scritto proprio per criticare l'inopportuna presenza di Gasparri a un premio intitolato al nome del fratello. Nessun coro, nessuna intemperanza, solo una semplice esposizione di cartelli e di agende rosse.
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