sabato 19 dicembre 2009

Ass.Georgofili: ''l'ultima vergogna contro le vittime del terrorismo mafioso''

Dal Sito Antimafia 2000
del 19 dicembre 2009

di Giovanna Maggiani Chelli
(Associazione tra i familiari delle vittime della strage i via dei Georgofili)


Il Consiglio di Stato ha risposto alla Presidenza del Consiglio che per conoscenza ci ha informati, ha detto un bel no affinchè la legge206 del 2004 sia interpretata nel migliore dei modi possibile verso le vittime del terrorismo mafioso che hanno “percepito” nelle stragi l’80% di invalidità e non possono più lavorare. La norma dice che possono andare in pensione subito, ma nel tempo l’INPS ha precisato, in pensione subito se al momento della strage i soggetti lavoravano e godevano di una posizione pensionistica.

Non vale se sono andati a lavorare in seguito dopo la strage, perché secondo l’Ente è opportunistico subire una strage, contrarre una invalidità dell’80 %, provare malgrado tutto ad andare a lavorare, ma licenziarsi dopo poco perché il soggetto non ce la fa, e chiedere la pensione.
Eri un bambino di 11 anni al momento della strage, eri uno studente di soli 20 anni e non godevi di una posizione pensionistica? Peggio per te.
Carta straccia è stata considerata la direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 Luglio 2007 che correggeva il tiro della carente 206/2004 recitando così:

“Il secondo punto è costituito dalla necessità che il soggetto straniero ed i suoi familiari siano titolari al momento dell’evento, O ANCHE SUCCESSIVAMENTE , di una posizione contributiva obbligatoria in Italia.
E quest’ultimo , del resto, un requisito non diverso da quello che deve sussistere per i cittadini italiani e che è condizione per l’applicazione dei beneficio di cui trattasi.

Ancora più inutile è stato che noi le vittime e i parenti delle vittime, intorno ai mille tavoli preparati dal Governo insieme agli Enti preposti e al Ministero del Lavoro, avevamo dato per acquisito che gli invalidi all’80% della capacità lavorativa, in forza o no al momento della strage dovevano andare in pensione subito, se lo volevano, senza la lungaggine di una ulteriore norma prevista oggi dal Consiglio di Stato.
Due sono ora le strade a questo punto da percorrere o le Regioni interessate dalle stragi uniscono le forze e vanno contro il parere del Consiglio di Stato in una azione forte in supporto alle famiglie ancora una volta oltraggiate, con una azione che finalmente dia dignità alle vittime delle stragi di questo sciagurato Paese, che ha usato le vittime di strage in strage solo negli anniversari per farsi bello, oppure e su questo noi contiamo :
- in questo Santo Natale pervaso da tanta bontà, il Governo sani in queste ultime ore della finanziaria l’ultima vergogna di turno perpetrata contro le vittime del terrorismo mafioso .
O davvero dovremmo credere che i fratelli Filippo e Giuseppe Graviano stanno avendo la meglio con i loro ricatti, ovvero stanno vincendo sulle loro vittime che hanno massacrato sotto migliaia di chili di tritolo conniventi con la politica.
Cordiali saluti

Giovanna Maggiani Chelli
Associazione tra i familiari delle vittime della strage i via dei Georgofili

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