del 3 gennaio 2010
di Vincenzo Iurillo
(Giornalista)
Era una tragedia più che annunciata la frana che ha travolto il ristorante “Zaccaria” al confine ad Atrani, vicino Amalfi, uccidendo lo chef Carmelo Abate, 44 anni. Era una tragedia già scritta. In un articolo comparso on line a novembre suPositano news.it ma non solo. Era già messa nero su bianco sui documenti preparatori del programma Safe Land, finanziato dall’Unione europea con lo scopo di prevenire il rischio idrogeologico e agire sui siti di principale pericolo. Il programma venne rivelato in un convegno a Maiori dall’assessore provinciale all’Ambiente Giovanni Romano. In quella sede Romano spiegò che secondo le valutazioni della Ue “il comprensorio sorrentino e amalfitano è più a rischio di Sarno ed è per questo che siamo riusciti a farlo dichiarare ‘emergenza europea’. Ci sono delle situazioni di dissesto
idrogeologicochetolgono il sonno. Qui può succedere qualcosa di serio ed è il momento di agire”. La frana, l’ennesima, ha ucciso prima delle auspicate opere di risanamento e delle buone intenzioni dell’assessore, che vorrebbe convocare gli Stati generali dell’Ambiente per la prossima primavera.
Parla di “tragedia annunciata” senza troppi giri di parole anche il sindaco di Atrani, Nicola Carrano: “Ora dobbiamo smetterla, basta con le promesse mai mantenute di interventi mai effettuati. Da Vietri a Positano, i costoni non sono mai stati risanati: è uno scandalo”. L’ultimo intervento secondo Carrano risale al 2006. Riguarda la realizzazione di un’imbracatura del costone, che termina al confine tra Amalfi e Atrani, proprio cinque metri prima del luogo della frana. Se l’imbracatura fosse proseguita anchesultrattodimontagnasovrastante il ristorante, il povero Abate si sarebbe salvato? Forse no e comunque nessuno al momento può dare questa risposta. Ma Carrano riflette ad alta voce: “Non è possibile che un uomo si svegli una mattina per andare a lavorare e trovi la morte in questa maniera assurda”. Assurdità accentuata dall’incredibile serie di circostanze che ha segnato la sorte dello chef. Abate, residente a Tramonti, era rimasto bloccato lungo il tragitto verso il ristorante da una piccola frana in località Castiglione. Costretto a lasciare l’auto, ha superato l’ostacolo a piedi e ha raggiunto il luogo di lavoro grazie a un passaggio, che lo ha fatto arrivare puntale all’appuntamento con il destino.
Secondo la ricostruzione dei vigili del fuoco, poco prima delle 10, un enorme macigno si è staccato dalla montagna e ha investito la cucina e parte di una veranda interna del ristorante, subito dopo la galleria che collega Atrani e Amalfi. Il masso ha ridotto il locale in un ammasso di macerie e di lamiere ondulate distrutte. Lo chef era l’unico presente: era nello spogliatoio a cambiarsi , avrebbe dovuto preparare un pranzo per una comitiva in festa. Lascia una moglie e due figlie di 11 e 16 anni.
Il ristorante si trova a pochi passi dalla piazzetta e dalla spiaggia di Atrani, nel 1999 location de ‘Il talento di Mister Ripley’, protagonisti star come MattDamon,JudeLaw,GwynethPaltrow. Hollywood scelse Atrani perché la sua suggestiva urbanistica è ferma agli anni ’50, gli anni dell’ambientazione del film. Ferme al passato, purtroppo, anche le politiche di prevenzione del rischio. Maltempo e piogge intense sono sufficienti per gettarenelpanicoiresidentidellacostiera amalfitana, dell’agro-nocerino, di Ischia. L’elenco delle vittime di frana è un bollettino di guerra ormai. Eppure si continua a bucare i costoni. A meno di venti metri da “Zaccaria” campeggia il tabellone di un parcheggio pubblico da costruire, dove? Nella roccia. Dovrebbe costare circa cinque milioni di euro. Negli anniscorsi,iresidentidellazonahanno inviato degli esposti per protestare contro la potenza delle mine utilizzate per i lavori di scavo.
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