venerdì 14 agosto 2009

Gratteri: ''Rapporto BKA conferma quanto sosteniamo da 10 anni''

Dal Quotidiano Antimafia 2000
del 14 agosto 2009



Reggio Calabria. ''Il rapporto del Bka conferma quello che noi diciamo da dieci anni, inascoltati''.

Lo ha dichiarato all'ADNKRONOS il procuratore aggiunto alla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria Nicola Gratteri, commenta la relazione dell'Ufficio federale anticrimine tedesco sulla presenza della 'ndrangheta in Germania. Secondo il documento sono 900 le persone appartenenti a 229 clan dell'organizzazione criminale calabrese. ''Non ci credevano -aggiunge Gratteri- se uno ci crede che esiste la 'ndrangheta bisogna organizzarsi a livello normativo per contrastarla. Quindi inserire nel sistema giudiziario e penale tedesco il reato di associazione mafiosa, e tutta la legislazione che ne consegue, creare una specializzazione nella lotta al crimine, non considerare piu' un omicidio o un danneggiamento come un reato fine a se stesso ma come un episodio di un disegno criminoso''.
Il Procuratore antimafia riconosce che e' stato compiuto un passo in avanti in Germania con le modifiche alla normativa relativamente al sequestro dei beni, licenziate dal Parlamento tedesco prima della pausa estiva. ''Ma e' molto poco -dice- anche rispetto a quanto e' scritto nel rapporto del Bka. Se la situazione e' quella descritta nella relazione e' molto molto grave. Non e' solo con un provvedimento di sequestro e confisca dei beni che risolviamo il problema. Ci vuole la possibilita' di inserire microspie in locali pubblici dove spesso avvengono le riunioni, al momento non c'e' ancora la possibilita' di farlo''.
L'ideale, secondo Gratteri, sarebbe un'omologazione dei sistemi processuali penali a livello europeo. ''Se il fenomeno mafia e' un problema occidentale -spiega- e' inutile che ogni Stato abbia un sistema differente e una ricetta diversa per lottare la mafia, bisogna fare un bagno di umilta' e attrezzarsi normativamente, senza fare gli altezzosi e dire 'io sono sovrano nel mio Stato' se vedi che la presenza delle mafie non fa altro che comprare immobili, riciclare denaro e quindi inquinare il libero mercato e quindi la democrazia e quindi la liberta'''. ''Paradossalmente l'Italia e' il Paese piu' all'avanguardia nella notte alle mafie. Abbiamo l'elite della polizia giudiziaria e' la migliore al mondo anche se il numero degli operatori diminuisce sempre di piu' perche' con i concorsi che si fanno non si riesce a sopperire nemmeno quelli che vanno in pensione''. Lo ha dichiarato il Procuratore antimafia Nicola Gratteri parlando delle attivita' degli investigatori nel contrasto alla 'ndrangheta. ''E poi le risorse, di cui non vorrei mai parlare: i mezzi che sono insufficienti, la carta e la benzina che mancano. E' sempre avvilente doverne discutere'' lamenta il magistrato da anni impegnato nella lotta alla criminalita' organizzata, che spesso ricorda le sofferenze degli uffici giudiziari.
''Se hanno questa possibilita' lo faranno. La criminalita' organizzata ha molti soldi, ho sempre sostenuto che in Calabria, in Italia arrivano solo le briciole''. Cosi' il procuratore aggiunto della Dda di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, commenta lo scudo fiscale che potrebbe favorire il rientro dei capitali dall'estero. Il provvedimento potrebbe essere utilizzato anche dai criminali. ''La maggior parte dei capitali ricavati dalla vendita di cocaina -spiega il magistrato- restano all'estero. Premesso che ha il quasi monopolio dell'importazione di cocaina in Europa, i soldi della droga venduta in Germania, Svizzera Olanda resta all'estero, nei Paesi dove e' piu' sicura, c'e' piu' liberta' e meno contrasto alle mafie''.

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