del 15 dicembre 2009
E' ingiusto, da vigliacchi e da infami. Additare all'interno della Camera, luogo delle sacre Istituzioni, un giornalista libero come Marco Travaglio quale “terrorista mediatico”. Una vergogna mai vista prima: un politico, quale il P2ista, Cicchitto ebbro del potere che gli conferisce la sua carica e con le spalle ben coperte tra scorta “compagni di merende”, e grancassa mediatica dei servi al seguito, attacchi un giornalista solo, senza alcun tipo di protezione, quale responsabile del gesto sconsiderato di tale Massimo Tartaglia che ha aggredito il Presidente del Consiglio, persona risultata, tra l'altro, malata di mente.
Equivale ad indicare a qualsiasi altro pazzo, fanatico, fascista, e perché no killer mafioso, di cui il nostro Paese è ancora purtroppo pieno, un bersaglio preciso e isolato.
Questo sì che è istigare alla violenza, questo sì è un atto da criminali. Tutti, dal più alto degli scranni del Paese, contro uno, che ha il solo torto di svolgere il suo mestiere in modo indipendente, onesto, senza paura e con la schiena dritta.
Ci appelliamo al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, la preghiamo di ristabilire l'ordine all'interno di queste Istituzioni così brutalmente vilipese da gentaglia senza scrupoli, capace di ricorrere a qualsiasi mezzo pur di difendere i propri interessi a discapito del Paese e delle Istituzioni stesse. La preghiamo, Presidente, di intervenire.
La nostra totale solidarietà va anche ad Antonio Ingroia, Armando Spataro, Salvatore Borsellino, Michele Santoro e Sonia Alfano e a chi come loro è stato attaccato vergognosamente da un sistema politico che si avvale del sostegno di piduisti, mafiosi, corrotti e corruttori e che di fatto è il principale fautore del clima di odio che si sta espandendo nel nostro Paese.
Giorgio Bongiovanni, direttore responsabile
Lorenzo Baldo, vice direttore
Anna Petrozzi, capo redattore
e la Redazione, tutta, di ANTIMAFIADuemila
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