sabato 19 dicembre 2009

"Inciucio utile", Pd spaccato su D'Alema Veltroni: "Ormai se ne vedono di tutti i colori"

Dal Quotidiano La Repubblica
del 19 dicembre 2009


ROMA - Il Pd si spacca su Massimo D'Alema. E Antonio Di Pietro si infila nel cuneo e prende una posizione di netta contraopposizione all'ex ministro. L'elogio "condizionato" all'inciucio dell'ex premier non è affatto piaciuto al leader dell'Idv, che è il primo a reagire: "Mettere sullo stesso piano l'accordo Stato-Chiesa e il salvacondotto giudiziario che Berlusconi pretende per i suoi reati - dice l'ex pm - è un'offesa alla storia repubblicana, un oltraggio alla Costituzione e un peccato per i credenti".

Ma il vero duello si apre nello stesso partito democratico. Per Dario Franceschini "di inciuci che hanno fatto bene non se ne sono mai visti...". L'ex leader del Pd ha fatto riferimento all'articolo 7 della Costituzione, che D'Alema aveva citato come esempio di "inciucio" positivo tra forze politiche opposte.

Secondo Franceschini "non bisogna cercare il terreno più facile per fare delle intese perchè così si rischia di spaccare i presupposti e i convincimenti che hanno dato vita al Pd".

Anche Ignazio Marino, terzo sfidante alle primarie che incoronarono Bersani, è critico. "Chi crede nel Partito Democratico non crede nei tatticismi e in alleanze artificiose. Certo, che dobbiamo lavorare per allargare le alleanze quanto più possibile, ma solo sulla base della condivisione di programmi".

Polemica Veltroni-Latorre. "Mi sorprende che un dirigente del nostro partito dica che Berlusconi deve assolutamente arrivare alla fine della legislatura. Purtroppo se ne vedono di tutti i colori". Così l'ex segretario del Pd, Walter Veltroni, si è espresso nel corso del suo intervento all'assemblea di Area democratica, in corso a Cortona.

I giornalisti hanno chiesto all'ex leader del Pd a chi si riferisse, e lui ha spiegato che si riferiva a una intervista fatta ieri dal braccio destro di Massimo D'Alema a Omnibus, Nicola Latorre.

"Sono io ad essere molto sorpreso dalle considerazioni di Walter Veltroni, perchè mi attribuisce un'affermazione che non ho mai pronunciato". Il vice presidente del gruppo Pd al Senato, smentisce di aver mai sostenuto che occorre fare in modo che il presidente del Consiglio termini l'intero mandato della legislatura.

"Ieri mattina - spiega Latorre, replicando all'ex segretario del Pd - in diretta televisiva ho solo spiegato che ero nettamente contrario ad ogni legge ad personam. Poi, alla domanda della giornalista su come dovrebbe comportarsi Berlusconi nell'eventualità che le inchieste proseguano, ho risposto che le vicende giudiziarie sono un conto e il dovere di governare è un altro. Berlusconi ha vinto le elezioni e deve svolgere questa funzione: i governi, infatti, cadono quando viene meno una maggioranza parlamentare".

Casini e il "compromesso necessario". Diverso il parere dell'ex presidente della Camera: "Ha ragione D'Alema - ha detto - quando dice che ci vuole qualche compromesso in politica. Dico di sì, qualche volta ci vuole il compromesso". Pier Ferdinando Casini conclude i lavori dell'assemblea nazionale delle Regioni all'Eur.

Il leader dell'Udc prende spunto dal nodo giustizia ("il problema giudiziario di Berlusconi non può essere derubricato ad un suo problema privato") per poi commentare le ultime dichiarazioni di Massimo D'Alema sulla necessità di addivenire a qualche compromesso in politica per poter ripartire proprio con il processo riformatore.

Parlando poi del premier, ha aggiunto che se Silvio Berlusconi porterà il Paese sull'orlo di elezioni anticipate, "avrà le risposte inedite che si merita". Il leader dell'udc, ha poi rilanciato l'ipotesti di un'alleanza "in difesa della democrazia", come quella di cui aveva parlato nell'intervista alla Stampa una settimana fa.

Casini si è unito quindi agli appelli per abbassare i toni e per svelenire lo scenario politico, ma non accetta di attribuire la "fonte dell'odio" ad una sola parte. Alla maggioranza - e personalmente a Berlusconi - Casini ricorda come proprio dalla maggioranza e dal governo siano venute parole ed atti che hanno alimentato contrapposizioni durissime. Contrapposizione "da nemici" e tasso di "odio" molto alto. E ha concluso: "Voglio dire, con fraternità, a Berlusconi: odio genera odio".

Costituente di sinistra. "Abbiamo accolto con piacere
l'elezione di Pier Luigi Bersani alla segreteria del Partito Democratico ma, quanto a possibili alleanze, vogliamo essere sicuri di parlare lo stesso linguaggio e di lavorare per lo stesso centrosinistra". Lo dice Claudio Fava, durante i lavori della costituente di Sinistra e Libertà (Sel).

"Il centrosinistra per noi deve essere un luogo di coerenza, ma a volte si ha la sensazione - aggiunge Fava - che per il Pd esso sia come un laccio che si possa allargare a piacimento ad una 'destra buona' contrapposta ad una 'destra cattiva'".

Fava ha quindi ribadito che Sel "non è suscettibile di negoziati" che non può essere, per i Democratici, un alleato "a la carte ".

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