sabato 15 agosto 2009

San Marino, Svizzera e Montecarlo I paradisi nel mirino del Fisco

Da Il Corriere della Sera
del 15 agosto 2009

di Roberto Bagnoli
(Giornalista)



ROMA — La campagna d’autun no per la caccia all’esportatore ille gale di capitali si concentrerà in quattro Paesi: San Marino, Monte carlo, Svizzera e Liechtenstein. E nel mirino potrebbero finire molto più dei 170 mila sospetti evasori, ci fra indicata l’altro giorno dal diret tore generale dell’Agenzia delle En trate Attilio Befera. Da indiscrezio ni risulta che i 170mila si riferisco no solo al 2007, ai quali vanno ag giunti i 30mila presunti finti resi denti all’estero per avere un tratta mento fiscale più amichevole e quelli da scovare negli anni succes sivi.

La cifra comunque, sia 170 o 200mila, non si riferisce automati camente agli evasori certi. I tecnici delle entrate precisano che la segna lazione avviene in automatico dal sistema informatico in base a erra te compilazioni del rigo RW della di chiarazione dei redditi modello Uni co che riguarda movimenti di capi tali verso o dall’estero per somme superiori ai 10mila euro. Il rigo va compilato non solo per denunciare l’esistenza di conti correnti od ope razioni finanziare sull’estero ma an che per la detenzione di azioni par cheggiate in tesorerie estere o la proprietà di immobili o imbarcazio ni.

Ma quanti sono i contribuenti ita liani che hanno conti o capitali al l’estero? Cifre esatte non sono state fornite ma secondo Vittorio Carlo magno, presidente di Contribuen ti. it — che ieri tra l’altro ha diffuso uno studio secondo il quale l’Italia con il 51% del reddito imponibile non dichiarato è in testa alla classi fica europea degli evasori — sareb bero oltre 700mila gli italiani che le galmente o illegalmente hanno de nari fuori confine.

Ma se per ora la macchina dei con trolli dell’Agenzia delle entrate si muove incrociando dati per arrivare a una platea di «indiziati» il più pre cisa possibile, la Guardia di Finanza sta già mettendo sotto torchio i 500 nominativi che sarebbero saltati fuo ri dopo l’arresto di un avvocato sviz zero ai quali vanno aggiunti i titola ri dei conti presso Ubs Italia nella ipotesi che abbiano anche dei lega mi con il quartier generale svizzero. Una short list piuttosto numerosa visto che, secondo quanto ha scritto ieri il New York Times , sono 150 i clienti americani di Ubs nei con fronti dei quali la magistratura sta tunitense ha aperto un’inchiesta pe nale per evasione fiscale. Il mondo degli esperti fiscali si sta intanto mobilitando per cercare di decritta re l’iniziativa dell’agenzia delle en trate. Tommaso Di Tanno, docente di diritto tributario e consulente di molte società italiane (tra l’altro è presidente del collegio sindacale di Vodafone) ritiene che la cifra dichia rata dall’Agenzia delle entrate «ap partenga ad attività di routine». «Faccio fatica a credere che Befera continua - abbia indicazioni così elevate e, visto che risalgono al 2007, dovrebbero essere già scatta te le indagini». Per Di Tanno co munque la strada maestra per de bellare il fenomeno dell’esportazio ne di capitali è quella di rivolgersi al sistema bancario italiano. «È im possibile — spiega il superconsu lente — avere oggi posizioni finan ziarie o patrimoniali all’estero sen za la complicità delle banche».

Anche per Arvedo Marinelli, pre sidente dell’associazione nazionale consulenti tributari (Ancot), i 170mila è «una cifra enorme, un re cord nella storia fiscale del Paese». E, pur augurandosi che l’azione del Fisco serva per sconfiggere la piaga dell’evasione, è più propenso a cre dere si tratti di una manovra, di «un effetto psicologico per convin cere gli evasori ad aderire alla nuo va versione dello scudo fiscale».

«Una mossa pubblicitaria per spa ventare gli ignoranti», questo il commento di Giuseppe Caporaso, un ex giornalista che nel 1992 si è trasferito a Panama, si è laureato in diritto, e ha aperto una società off-shore molto attiva su Internet che offre ogni genere di consulenza per sfuggire alle maglie troppo strette della legge italiana.

Nessun commento:

Posta un commento