venerdì 26 giugno 2009

Disegno Criminale

Manifesto pubblicato il 26 giugno 2009




E’ passato alla Camera il disegno di legge sulle intercettazioni dove il Governo ha posto la fiducia sul testo e quindi togliendo ai deputati la possibilità di poter discutere e magari modificare il testo, ora dovrà essere votato al Senato e salvo modifiche prima di diventare legge dovrà essere controfirmato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Ma in cosa consiste questo disegno di legge poco o nulla è dato sapere ai cittadini, dove le uniche notizie che trapelano dai vari tg sono le solite dichiarazioni litigiose dei vari esponenti politici, mentre nei talk show televisivi, tra una verità e una bugia, il risultato poi è quello di confondere ulteriormente le opinioni del cittadino.

Intanto è stata resa molto più difficoltosa la prassi per poter concedere al magistrato l’autorizzazione ad usare lo strumento delle intercettazioni a tal punto da rendere questo strumento inutile o inutilizzabile. Difatti è previsto che un magistrato dovrà chiedere l’autorizzazione ad un G.I.P. formato da tre giudici, mentre fino ad ora era un solo giudice a doversi esprimere, per ogni utenza telefonica che dovrà mettere sotto controllo, triplicando di fatto il lavoro della magistratura che già è stata messa in ginocchio e ora rischia il tracollo. Quindi il risultato non sarà una giustizia più rapida ed efficiente ma più lenta e mal funzionante.

Inoltre è stato limitato anche l’uso dei tabulati telefonici che in realtà con la privacy della persona inquisita ha davvero poco a che fare.

L’uso dell’intercettazione prima era consentito solo se il magistrato veniva a conoscenza di gravi indizi di reato oggi invece il testo della legge prevede che il magistrato potrà farne uso solo se sussistono evidenti indizi di colpevolezza. Ma se il magistrato ha trovato il colpevole che lo intercetta a fare? di solito quando trova il colpevole lo mette in galera.

L’intercettazione è prevista solo per reati superiori a pene di 5 anni e per una durata di 30 giorni prorogabili di 15 giorni più altri 15 e cioè un totale di 60 giorni massimo. Per i reati di mafia e terrorismo ci raccontano che non è prevista alcuna limitazione mentre non è così poichè al reato di mafia o anche di terrorismo si arriva nella stragande maggioranza dei casi attraverso investigazioni di reati minori che sono soggetti a tali limitazioni. E comunque anche per i reati di mafia è stato previsto un limite di tempo massimo di 40 giorni prorogabili di soli altri 20.

L’utilizzo di cimici e microspie è previsto solo nei luoghi dove si sa per certo che verrà commesso il reato… assurdo.

Inoltre non sarà più possibile pubblicare i testi delle intercettazioni per tutta la durata del processo e del processo si potrà parlare solo per riassunto lasciando anonimi i magistrati che svolgono le indagini e quindi isolarli, venendo per giunta meno il controllo da parte del popolo sull’esercizio della giustizia. E quindi non avremmo mai saputo niente soprattutto dei grandi scandali e delle straordinarie truffe dove a seguito di tale riforma il numero di tali reati rischia di aumentare esponenzialmente.

Dobbiamo poi riflettere sul perchè ai magistrati si vuol limitare così tanto l’uso di questo importantissimo strumento d’indagine. La scusa sarebbe che i magistrati un tempo ne facevano a meno e che quindi tutta questa tecnologia è superflua per le investigazioni mentre i delinquenti possono liberamente utilizzare le moderne tecnologie per compiere ogni genere di reato. Inoltre bisogna dire che le intercettazioni non solo servono a dimostrare la colpevolezza di un indagato ma anche al contrario ne possono dimostrare la sua innocenza e quindi strumento di fondamentale garanzia ai fini dell’accertamento della verità. In realtà, siccome non possono eliminarlo dal codice poiché sarebbe ingiustificabile tale atto, decidono di renderlo inutilizzabile, mettendo a serio rischio la sicurezza di tutti i cittadini giustificandosi dicendo che serve una stretta all’eccessivo uso delle intercettazioni, che costano troppo, che violano la privacy dei cittadini, e tante altre stupidaggini a seguire così da poter addolcire la pillola o oliare la supposta.

Riguardo al fatto che le intercettazioni vanno limitate perchè costano e se ne fanno troppe rispondiamo con un esempio. Nella procura di Torino su 170.000 fascicoli ci sono attività di intercettazioni solo per lo 0,2% e che nel 2008 le utenze intercettate sono state 5.000 che non significa di certo che sono state intercettate 5.000 persone poichè sappiamo benissimo che un soggetto può avere a disposizione più schede o utenze telefoniche.
La verità è una sola, si invocava fino a poco tempo fa maggiore sicurezza per gli italiani ed ora chi la invocava sacrifica tale sicurezza per fare un favore alle lobby criminali di questo paese mettendo a rischio la sicurezza di tutti i cittadini.

Gesù posto sulla Croce si rivolse a Dio dicendo “Signore perdona loro perchè non sanno quello che fanno”. Ma questi presunti rappresentanti del popolo sanno benissimo cosa stanno facendo... e adesso lo sapete anche voi.


Pensiero della settimana

"Temo che la magistratura torni alla vecchia routine: i mafiosi che fanno il loro mestiere da un lato, i magistrati che fanno più o meno bene il loro dall'altro, e alla resa dei conti, palpabile, l'inefficienza dello Stato." - Giovanni Falcone





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2 commenti:

  1. Che fine ha fatto l'archivio Genchi?
    Perchè hanno annullato il dissequestro?
    http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/italia/news/2009-06-26_126368834.html

    Com'è possibile che il presidente del consiglio partecipi ad una cena segreta col suo avvocato e due giudici della corte costituzionale per discutere del lodo alfano?
    http://espresso.repubblica.it/dettaglio/consulta-la-cena-segreta/2102905//0

    Che sta succedendo?

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  2. X Pasquale,

    Innanzitutto benvenuto.

    Riguardo alla risposta alla tua domanda ti rinviamo a questo post che abbiamo da poco pubblicato e che riguarda le motivazioni del rinvio...


    http://penlib.blogspot.com/2009/06/cassazione-archivio-genchi-da.html

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