Dal Quotidiano La Repubblica
del 17 agosto 2009
di Anais Ginori
(Giornalista)
PARIGI - "Italie a' la dérive". Così, su Slate.fr, versione francese del famoso sito americano, è stata titolata l'analisi di Jean-Marie Colombani sulla situazione nel nostro paese. L'Italia sta andando alla deriva e non se ne accorge, è questo il succo del pensiero dell'ex direttore di Le Monde, che prende spunto dall'inchiesta di Bari sulle feste con escort a Palazzo Grazioli e Villa Certosa. "Quello che sta succedendo da voi un segnale d'allarme per tutta l'Europa" aggiunge ora Colombani.
Cosa le sembra più preoccupante?
"In qualsiasi altro paese dell'Unione europea gli elementi raccolti dai magistrati avrebbero conseguenze certe sul piano giudiziario. Mi sembra che il vostro primo ministro si comporti come un intoccabile, che anzi si senta in diritto di attaccare le poche voci che lo criticano. Ma ciò che è più interessante sul lungo periodo è capire le ripercussioni politiche di questa vicenda".
Il possibile erede di Berlusconi?
"Bisognerebbe intanto capire quando Gianfranco Fini avrà il coraggio di prendere la guida di quella parte della destra che definirei civilizzata. Al tempo stesso, il fatto che Berlusconi sia ora più fragile, meno libero e più ricattabile, permette alla Lega Nord di dettare condizioni e imporre al governo leggi sull'immigrazione o dibattiti su simboli dell'unità del paese".
In Francia Berlusconi sarebbe stato costretto a dimettersi?
"La questione non si pone neppure. In qualsiasi paese europeo un politico coinvolto in uno scandalo del genere verrebbe come minimo allontanato da qualunque responsabilità di governo. E per cominciare, avrebbe dovuto rispondere alle tante domande che gli sono state rivolte".
Nei primi tempi la stampa francese si è mostrata prudente nel raccontare lo scandalo. Come mai?
"Per tradizione, rispettiamo la linea di confine tra vita pubblica e privata. È un atteggiamento che ha contato anche in questa vicenda".
Lei ha anche accusato la Chiesa di andare contro i propri principi.
"Per me, la vera sorpresa in questa vicenda è il muto sostegno che Berlusconi continua ad ottenere dal Vaticano. Con lui, quello che la Chiesa predica ogni giorno è stato contraddetto in maniera chiara e lampante. Si parla proprio di quello che la Chiesa ha più a cuore. La morale, pubblica e privata. Incomprensibile, davvero".
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