Ansa
del 21 settembre 2009
Roma. Sono state archiviate dal gip del tribunale di Perugia Massimo Ricciarelli, su richiesta del pm Sergio Sottani, le accuse di abuso d'ufficio e interruzione di pubblico servizio nei confronti dell'ex pm Luigi De Magistris, attuale parlamentare europeo dell'IdV, e di sette pm della procura di Salerno tra cui l'ex procuratore Luigi Apicella. L'inchiesta, giunta a Perugia dalla procura di Roma, riguarda la cosidetta "guerra tra procure" e in particolare una denuncia della procura di Catanzaro secondo cui De Magistris con le sue deposizioni, circa 60, fatte ai pm salernitani che avevano messo sotto inchiesta i colleghi di Catanzaro accusandoli di reati gravi, tra cui corruzione in atti giudiziari, avrebbe ispirato "la falsa tesi del complotto ai suoi danni". Oggetto dell'indagine, ora archiviata, era il decreto di sequestro fatto nello scorso dicembre nella procura generale del capoluogo calabrese, degli atti delle inchieste Why Not e Poseidone. De Magistris, per quella vicenda, era stato iscritto, con i sette pm di Salerno, per il reato di concorso in abuso d'ufficio e interruzione di pubblico servizio.
Ansa
del 21 settembre 2009
Pm Salerno non lo favorirono
Roma. "E' possibile affermare che i magistrati inquirenti salernitani abbiano agito non per arrecare intenzionalmente un danno ingiusto ma per realizzare un fine di giustizia correlato all'andamento del procedimento in corso". Così il gip del Tribunale di Perugia, Massimo Ricciarelli, nelle sette pagine dell'ordinanza nella quale archivia, accogliendo le richieste del pm Sergio Sottani, le accuse di abuso d'ufficio e interruzione di pubblico servizio (dopo la perquisizione della procura di Salerno a quella generale di Catanzaro) mosse dalla procura calabrese all'ex pm Luigi De Magistris e a sette pm della procura salernitana tra cui l'ex procuratore Luigi Apicella rimossa dal Csm dalle funzioni e dallo stipendio. Apicella, a luglio, con una polemica lettera al ministro guardasigilli Angelino Alfano e al Csm, si dimise dalla magistratura. Secondo il gip "non sembra possibile sostenere che tutto (le numerose audizioni di De Magistris a Salerno) fosse stato fatto per favorire De Magistris (difeso dagli avvocati Stefano Montone e Elena Lepre e accusato di essere "istigatore di un complotto"). Deve ritenersi mancante l'intenzionale volontà di arrecare un danno ingiusto che costituisce requisito indispensabile per la configurabilità di detto reato".
del 21 settembre 2009
Roma. Sono state archiviate dal gip del tribunale di Perugia Massimo Ricciarelli, su richiesta del pm Sergio Sottani, le accuse di abuso d'ufficio e interruzione di pubblico servizio nei confronti dell'ex pm Luigi De Magistris, attuale parlamentare europeo dell'IdV, e di sette pm della procura di Salerno tra cui l'ex procuratore Luigi Apicella. L'inchiesta, giunta a Perugia dalla procura di Roma, riguarda la cosidetta "guerra tra procure" e in particolare una denuncia della procura di Catanzaro secondo cui De Magistris con le sue deposizioni, circa 60, fatte ai pm salernitani che avevano messo sotto inchiesta i colleghi di Catanzaro accusandoli di reati gravi, tra cui corruzione in atti giudiziari, avrebbe ispirato "la falsa tesi del complotto ai suoi danni". Oggetto dell'indagine, ora archiviata, era il decreto di sequestro fatto nello scorso dicembre nella procura generale del capoluogo calabrese, degli atti delle inchieste Why Not e Poseidone. De Magistris, per quella vicenda, era stato iscritto, con i sette pm di Salerno, per il reato di concorso in abuso d'ufficio e interruzione di pubblico servizio.
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del 21 settembre 2009
Pm Salerno non lo favorirono
Roma. "E' possibile affermare che i magistrati inquirenti salernitani abbiano agito non per arrecare intenzionalmente un danno ingiusto ma per realizzare un fine di giustizia correlato all'andamento del procedimento in corso". Così il gip del Tribunale di Perugia, Massimo Ricciarelli, nelle sette pagine dell'ordinanza nella quale archivia, accogliendo le richieste del pm Sergio Sottani, le accuse di abuso d'ufficio e interruzione di pubblico servizio (dopo la perquisizione della procura di Salerno a quella generale di Catanzaro) mosse dalla procura calabrese all'ex pm Luigi De Magistris e a sette pm della procura salernitana tra cui l'ex procuratore Luigi Apicella rimossa dal Csm dalle funzioni e dallo stipendio. Apicella, a luglio, con una polemica lettera al ministro guardasigilli Angelino Alfano e al Csm, si dimise dalla magistratura. Secondo il gip "non sembra possibile sostenere che tutto (le numerose audizioni di De Magistris a Salerno) fosse stato fatto per favorire De Magistris (difeso dagli avvocati Stefano Montone e Elena Lepre e accusato di essere "istigatore di un complotto"). Deve ritenersi mancante l'intenzionale volontà di arrecare un danno ingiusto che costituisce requisito indispensabile per la configurabilità di detto reato".
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