lunedì 21 settembre 2009

Fiduciarie svizzere, casalinghe, zii, cugini e P2: i soci di Silvio

Dal Quotidiano L'Unità
del 20 settembre 2009

di C. Cusani e J. Bufalini
(Giornalisti)



Dopo la prima parte sul risiko delle società, la Cantieri riuniti milanesi e le prime due Edilnord, ecco gli altri tasselli del puzzle.

La terza Edilnord - Dopo quella della cugina, c'è la società intestata alla zia. La società nasce il 15 giugno 1970 da un semplice cambio di carta per cui la zia Maria prende il posto della figlia Lidia, cugina di Berlusconi. La società resta una Sas, socio accomandante è sempre la finanziaria di Lugano Aktien.
Italcantieri srl- Nasce a Milano il 2 febbraio 1973. Il gioco societario si complica ed è sempre meno palese. Italcantieri deve portare avanti la costruzione di Milano 2. Berlusconi resta un fantasma, ormai dai tempi della seconda Edilnord. La Italcantieri è figlia di due fiduciarie ticinesi: la Cofigen sa di Lugano rappresentata da un avvocato praticante, Renato Pironi; la Eti A.G. holding di Chiasso rappresentata dalla casalinga Elda Brovelli e da uno zio anziano di Berlusconi, Luigi Foscale.
La Eti è stata registrata il 24 aprile 1969, numero di protocollo 518, e ha tre soci: Arno Ballinari, Stefania e Ercole Doninelli a sua volta rappresentante della Aurelius Financing company sa (legata alla Interchange bank coinvolta nello scandalo finanziario Texon). A Ercole fa capo anche la Fi.MO, finanziaria svizzera schierata politicamente a destra e coinvolta in inchieste di riciclaggio. Durante Mani Pulite Fi.MO è sospettata di essere stata il tramite delle tangenti Eni e Enimont. Più di recente è diventata Bipielle Suisse, banca di riferimento di Gianpiero Fiorani.
Non meno complesso il dietro le quinte di Cofigen che nasce a Lugano il 21 dicembre 1972 (33 giorni prima della Italcantieri) e fa capo al finanziere Tito Tettamanti, uomo con tre grandi passioni: Opus Dei,massoneria, anticomunismo. Di sigla in sigla, la ricerca sul chi-è Cofigen porta alla Privat Credit bank e alla Cofi che fino al 1977 si chiama Milano internazionale sa il cui legale rappresentante è il senatore Giuseppe Pella, leader della destra Dc.
Un vortice che fa perdere la testa. Alla fine si può dire con certezza che dalla Svizzera giungono in quegli anni miliardi su miliardi (solo la Aktien versa 4 miliardi di lire e 600 milioni e 50 mila franchi svizzeri) di cui non si è mai saputa la provenienza. E che in tre anni la Italcantieri porta il suo capitale sociale da 20 milioni a due miliardi. Berlusconi non c’è. Non esiste. Compare solo il 18 luglio 1975 quando Italcantieri diventa spa. Esce zio Luigi Foscale. Silvio è presidente.
Immobiliare San Martino spa. Oltre le fiduciarie svizzere c’è un altro punto fermo nella storia delle società del giovane Berlusconi. E’ un indirizzo di Roma, salita San Nicola da Tolentino 1/b, un palazzo che ospita un’infinità di società. Una di queste è la Servizio Italia, fiduciaria del parabancario della Bnl rappresentata da Gianfranco Graziadei, tessera 1912 della P2. Con Servizio Italia hanno trafficato Gelli, Sindona, Calvi. Il 16 settembre 1974, Servizio Italia e laSaf sottoscrivono il capitale sociale della Immobiliare San Martino. Amministratore unico è Marcello dell’Utri.
Finanziaria d’investimento. La prima Fininvest nasce in salita San Nicola da Tolentino il 21 marzo 1975. E’ una srl che dopo otto mesi diventa spa e si trasferisce a Milano.
Milano 2 spa. E’ il nuovo nome della ex Immobiliare San Martino. E’ il 15 settembre 1977. La sede passa da Roma a Segrate. Dell’Utri esce.
Edilnord, l’ultima. E’ la quarta della filiera e il 6 dicembre 1977 entra come socio accomandatario, dopo cugine, zie e zii, Umberto Previti, 76 anni, padre di Cesare, con il mandato di chiuderla. Negli uffici dell’ultima Edilnord il 24 ottobre 1979 arriva una visita della Finanza. Dura un attimo. Gli ufficiali sono Massimo Berruti, dal ‘94 deputato di Forza Italia, e Salvatore Gallo, tessera 2200 della P2.
Fininvest 2. L’8 giugno 1978, sempre in salita da Tolentino, le solite Servizio Italia e Saf danno vita alla Finivest Roma srl, un solo impiegato, che il 26 gennaio 1979 incorpora la prima Finivest, quella di Milano. Amministratore unico diventa Previti senior. Dopo 6 mesi, nel luglio 1979 la Finivest si trasferisce a Milano. Previti esce. Berlusconi diventa presidente. Nel cda siedono il fratello Paolo e il cugino Giancarlo Foscale, figlio di Luigi.
Le 22 holding. Si chiamano Holding Italia I, II, III, così via fino alla 38. Nascono il 19 giugno 1978 e sono le proprietarie di Fininvest che poi, negli anni scendono a 23, poi a 22, a 20 infine a otto. Appartengono al 90% a un prestanome, Nicla Crocitto, anziana casalinga abitante a Milano 2, e il 10% al marito Armando Minna, ex sindaco della Rasini. Il 5 dicembre 1978 escono a loro volta di scena e sono sostituiti da due fiduciarie, Saf e Parmafid. Ogni holding ha il minimo possibile di capitale sociale (20 milioni). Ma tra il 1978 e il 1985 nelle holding entrano circa 94 miliardi di lire. Sconosciuta l’origine, noti i nomi dei prestanome: dalla casalinga al meccanico a un invalido in carrozzina di 75 anni. Numerose le banche che lavorano con le holding: la Popolare di Abbiategrasso, Popolare di Lodi, anche la vecchia Rasini presso la quale però le società sono catalogate sotto la voce «servizi di parrucchieri e istituti di bellezza». Tanta fantasia, hanno spiegato i vertici Finivest, per pagare meno tasse.

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