giovedì 26 novembre 2009

"Mattino 5 voleva gossip su Mesiano" la giornalista davanti all'Ordine

Dal Quotidiano La Repubblica
del 26 novembre 2009

di Enrico Randacio
(Giornalista)


MILANO - Il giudice Leonardo Mesiano volutamente trattato come un personaggio del mondo del gossip, sbeffeggiato per i "calzini turchesi" o per presunte "stravaganze".

È quello che è successo il 15 ottobre nella redazione di Mattino 5, secondo la versione dell'autrice del servizio, verbalizzata nel procedimento disciplinare dell'Ordine giornalisti della Sicilia, al quale la giornalista risulta iscritta. Sono tre i giornalisti Mediaset messi sotto accusa dall'Ordine per il servizio sul giudice Mesiano, autore della sentenza civile che ha condannato la Fininvest a risarcire la Cir (cui fa capo il Gruppo Espresso-Repubblica) con 750 milioni. Oltre alla cronista Annalisa Spinoso, dovranno dare ragione della loro condotta professionale il direttore del programma Claudio Brachino e il caporedattore Antonello Sette. Il taglio dato al servizio, secondo l'atto di incolpazione contro la cronista, avrebbe avuto la finalità di "rendere ridicolo" il magistrato, "evidenziando pretesi comportamenti impropri e strani". Contro la Spinoso l'aggravante "di aver agito nei confronti del giudice autore di una sentenza che aveva condannato la Fininvest, società cui è riconducibile la rete televisiva per la quale l'incolpata lavora".

L'atto d'accusa è successivo all'interrogatorio reso il 23 ottobre all'Ordine siciliano. Quarantadue pagine che ricostruiscono l'accaduto. Il direttore del programma Brachino, la sera del 14, ha un dvd che riprende di nascosto Mesiano. La giornalista non è in grado di dire chi ne è l'autore. Per l'Ordine "è stato illecitamente acquisito e non aveva alcun riferimento al ruolo del giudice e alla sua vita pubblica". Alle 7 del 15 ottobre, la cronista riceve le telefonate di Brachino e del caporedattore: le chiedono di fare "un pezzo di colore".

L'Ordine chiede: "Di gossip?". "Sì, di gossip", risponde la cronista, specificando di aver fatto altri servizi del genere, per esempio "su Pietro Maso" (che assassinò i genitori), "o Marco Furlan" (componente del sodalizio criminale Ludwig). La giornalista precisa: "Non voglio equiparare la figura di un magistrato a quella di Furlan...". Le chiedono "se abbia cercato il giudice Mesiano per sapere la sua versione". Risposta negativa. La giovane giornalista confessa che non sapeva nulla sul giudice. "Ho sentito dei colleghi del Giornale. Dicevano di averlo visto in piazza del Duomo vestito da turista berlinese". Da qui la decisione di definire "stravaganti" i comportamenti di Mesiano. Il 19 dicembre sarà esaminata la proposta di un provvedimento disciplinare per la giornalista.

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