lunedì 7 settembre 2009

Riflessioni sul dopo Boffo

Dal Quotidiano Antimafia 2000
del 7 settembre 2009

di Giulietto Chiesa
(Giornalista)



E' il punto più basso, forse, dalla compromissione con il fascismo, cui è giunta la Chiesa Cattolica italiana, cioè la Chiesa Cattolica tout court.

Le dimissioni di Boffo, uomo di Ruini (e questo lo qualifica) sono sostanzialmente il segno di un violentissimo scontro di potere all'interno della Conferenza Episcopale Italiana e, cioè, della Chiesa.

Scontro che non è tra buoni e cattivi, ma tra due opzioni di contratto con il Male, con l'Anticristo: una più indecente dell'altra. Ma entrambe insulto al primato dello spirito e accettazione delle più volgari idee di compromesso con il potere temporale. Con il peggiore dei poteri temporali che, appunto, è toccato all'Italia dalla seconda guerra mondiale.

Entrambe subalterne al materialismo più sfrenato, al consumismo più ottuso, all'egoismo più becero. Entrambe lontane mille miglia da ogni idea di solidarietà e di giustizia. L'unica buona notizia è che il Padrone ha esagerato e che molti cattolici non possono digerire anche quest'ultimo insulto.

Ma Berlusconi non sarebbe dov'è se la Chiesa Cattolica non lo avesse legittimato in cambio di tanti trenta denari che ha ricevuto e dai quali si è fatta comprare (a cominciare dal finanziamento alla scuola privata e l'elenco sarebbe lungo).

E si continua propagando lo sfacelo morale del paese. Le loro eminenze ricevono Bossi – il fascismo italiano nella sua riedizione secessionista – e non trovano il coraggio di rifiutare l'ipotesi di un nuovo e peggiore compromesso in cambio di una pillola. E così facendo ribadiscono il chiodo della compromissione con questo putrido potere anti-democratico e anti-umano.

Berlusconi ha corrotto anche la Chiesa: questo è il messaggio.

Se fossi cattolico me ne vergognerei, come se fossi di sinistra mi vergognerei di coloro che l'hanno guidata a questo approdo postribolare.

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