venerdì 20 novembre 2009

MAFIA OMBRE SU B.

Dal Quotidiano Il Fatto Quotidiano
del 20 novembre 2009

di Giuseppe Lo Bianco
(Giornalista)


Un ordine di esibizione di documenti presentato nella sede romana del Ros e dei servizi di sicurezza e le voci insistenti di un vertice programmato tra le procure di Palermo e Caltanissetta per decidere insieme nuove iscrizioni “eccellenti’’ nel registro degli indagati: le indagini antimafia sulla trattativa mafia-Stato e quelle di Caltanissetta sulle stragi subiscono in questi giorni una forte accelerazione dando l’impressione di una svolta. E stamane i giudici della Corte di appello di Palermo che processa il senatore Marcello Dell’Utri, condannato in primo grado per concorso in associazione mafiosa, decidono luogo e data dell’interrogatorio del pentito Gaspare Spatuzza che ha indicato come referenti della trattativa mafiosa nel ’94 Silvio Berlusconi e lo stesso Dell’Utri.

Alla ricerca di nuove tracce della trattativa questa volta i pm Roberto Scarpinato, Paolo Guido e Nino Di Matteo, insieme con i loro colleghi nisseni, sono andati direttamente nel cuore degli apparati investigativi e al termine della due giorni romana i magistrati siciliani tornano con le borse piene di documenti ottenuti dai carabinieri e dai servizi con una procedura inusuale che fotografa tutta la delicatezza della vicenda: con un ordine di esibizione, previsto dall’art. 256 bis del Codice di procedura penale, i pm si sono fatti consegnare tutta una serie di informative, di ordini di servizio, di documenti di archivio raccolti nella sede del Ros dei carabinieri, in via Ponte di Salaria, e nella sede dell’Aisi, i servizi di sicurezza. Documenti che possono gettare nuova luce sulle indagini relative alle stragi del ’92 e sulla trattativa mafia-Stato consentendo l’identificazione

di alcuni agenti segreti che avrebbero giocato un ruolo di “ponte’’ tra la mafia e le istituzioni in quella stagione di sangue.

Tra questi il famigerato agente con la faccia da “mostro’’ che sarebbe già stato identificato in alcuni rapporti consegnati alla magistratura. La trattativa mafia-Stato resta sullo sfondo dell’inchiesta nissena sulle stragi, nella quale i magistrati starebbero valutando attentamente la possibilità di nuove iscrizioni nel registro degli indagati, dopo le rivelazioni compiute nei giorni scorsi dai pentiti Gaspare Spatuzza e Salvatore Grigoli. E con l’acquisizione di nuovi documenti dalla procura di Firenze, che in questi giorni sta decidendo se riaprire l’inchiesta, già archiviata dal gip, sulle responsabilità di Berlusconi e Dell’Utri, individuati come Autore 1 e Autore 2.

L’impressione è che questa volta le indagini sono puntate decisamente a fare luce sui lati ancora oscuri della stagione stragista fra il ’92 e il ’94, che segnò alla fine delle bombe con l’arresto dei fratelli Graviano la nascita di Forza Italia.

E proprio sui Graviano, e sulla volontà di rivelare i retroscena degli accordi stretti nel corso di quella stagione, si è concentrata l’attenzione dei magistrati che cercano adesso di decifrare i segnali che arrivano dalle celle del 41 bis, dove appunto sono ristretti i due fratelli. Il maggiore dei quali, Filippo, ha rivelato Spatuzza, già nel 2004 riteneva maturi i tempi per “parlare con i magistrati se non fosse arrivato nulla di ciò che doveva arrivare’’.

E in sintonia con le intenzioni del fratello, Giuseppe Graviano, intervenuto in videoconferenza al processo di appello contro il senatore democristiano Vincenzo Inzerillo, aveva espresso “rispetto’’ per il suo ex sottoposto, Gaspare Spatuzza, nonostante le accuse che quest’ultimo gli aveva mosso.

Un modo neanche tanto criptico per condividerne la scelta di collaborare con la giustizia lanciando nuovi messaggi nel linguaggio tradizionale dei mafiosi.

Nessun commento:

Posta un commento