domenica 18 ottobre 2009

Mafia: Di Pietro, Grasso riferisca a antimafia su trattativa

Ansa
del 18 ottobre 2009


Roma. "Se c'é stata una trattativa tra Stato e mafia si aprano i cassetti e si tirino fuori i nomi.

E' gravissimo che nel nostro Paese ci sia stata una struttura parallela all'interno delle Istituzioni che abbia gestito gli affari con le cosche mafiose. Le zone d'ombra, le trattative sottobanco non appartengono ad uno Stato di diritto". Lo afferma Antonio Di Pietro, commentando l'intervista rilasciata dal Procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso al quotidiano la Stampa. Secondo il leader dell' Idv, "lo scenario che si sta aprendo su questa vicenda delle stragi è inquietante, soprattutto adesso che ad ammettere l'esistenza di una trattativa tra mafia e Stato è il procuratore antimafia". "Grasso, tra l'altro, - osserva Di Pietro - ha affermato che questa sarebbe stata portata avanti nell'interesse dell' incolumità personale di alcuni politici di alto rango di allora, a cominciare da Andreotti, lo stesso che una sentenza definitiva ha, nel frattempo, accertato di avere avuto rapporti con la mafia, anche se impossibili da valutare penalmente perché prescritti". "Non possiamo credere che a tenere le fila della trattativa tra mafia e Stato fossero soltanto gli ufficiali dei Ros" dice Di Pietro che chiede di "conoscere i nomi dei politici che hanno gestito i contatti con Cosa Nostra, gli uomini chiave che prendevano le decisioni" e di "sapere anche qual è il prezzo che lo Stato ha dovuto pagare". "Tra l'altro - aggiunge il leader dell' Idv - vorremmo capire se i magistrati più esposti erano stati avvisati e tutelati e, nel caso, se l'insufficiente tutela sia stata una conseguenza del diniego e dissenso dei magistrati alla trattativa".

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