del 26 gennaio 2010
di Antonella Mascali e Sara Nicoli
(Giornaliste)
La difesa di Silvio Berlusconi è riuscita a ottenere quello che voleva: un rinvio di oltre un mese del processo Mediaset sulla compravendita dei diritti tv. Tempo prezioso che l’avvocato-deputato Ghedini, e l’avvocato-senatore Longo, possono sfruttare al meglio in Parlamento per far approvare almeno una delle leggi ad personam per bloccare o affossaredefinitivamente i processi a carico del premier. E’ a fine udienza, che Longo ieri ha tirato fuori l’asso nella manica: ha presentato una lettera della segreteria generale della presidenza del Consiglio per opporre legittimo impedimento in vista della prossima, già fissata, per il primo febbraio. “Il presidente non potrà essere al processo – ha detto l’avvocato – perché impegnato dall’1 al 3 febbraio in Israele per una visita ufficiale”. Siccome il calendario è stato fissato tenendo conto dell’agenda di Berlusconi, il Pm De Pasquale si è fatto sentire: “Abbiamo parlato di leale collaborazione, vorrei sapere se Berlusconi abbia preso l’impegno prima o dopo che la difesa ha concordato le date delle udienze”. Nessuna risposta. Ma a prescindere dalla questione posta dall’accusa , il premier, che può avere improvvisi impegni istituzionali, potrebbe però non far valere il legittimo impedimento. Il Tribunale comunque glielo ha riconosciuto e ha aggiornato il processo al primo marzo, senza motivare perché ha fatto saltare altre due udienze, quelle dell’8 e del 22 febbraio, senza alcuna richiesta delle parti. Il presidente D’Avossa tuttavia ha avvertito la difesa del premier: “Se dovesse continuare il legittimo impedimento saremo costretti a separare il processo a carico di Berlusconi da quello degli altri imputati, per poi eventualmente riunirli” . Un’ipotesi che non piace all’avvocato Longo. Non saranno neppure acquisiti - come volevano i pm - i verbali di Berlusconi che riguardano i vecchi processi Guardia di finanza e consolidato Fininvest, accettata invece una memoria difensiva del ’99. Intanto la maggioranza alla Camera sta lavorando per Berlusconi. Il legittimo impedimento è approdato oggi in aula dove, questa settimana, sarà discusso solo a livello generale. Dal primo febbraio si passerà alla votazione degli emendamenti, al momento circa 200, presentati soprattutto da Pd e Idv. Ma anche la maggioranza sta pensando ad alcune modifiche per concedere il privilegio anche ai parlamentari. Dice il relatore Enrico Costa (Pdl): “Si sta valuntando l'estensione del legittimo impedimento anche a deputati e senatori, oltre che a premier e ministri”. Ma quello che verrà certamente modificato riguarderà il riferimento agli impedimenti del presidente del Consiglio, in modo da essere coperto per qualsiasi tipo di impegno che i giudici saranno costretti a riconoscere in automatico. Dunque per legge dovranno rinviare il processo fino a sei mesi consecutivi, sospesa la prescrizione. Il Pdl punta ad approvare definitivamente il legittimo impedimento entro la fine di febbraio. In questo modo Berlusconi sarà “salvo” dai processi per almeno 18 mesi, (la legge sarebbe a tempo), in attesa dell'approvazione del nuovo lodo Alfano per via costituzionale.
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