del 4 novembre 2009
di Daniele Luttazzi
(Comico)
È in uscita il nuovo libro di Daniele Luttazzi, «La guerra civile fredda» (Feltrinelli, pagg.228, euro 14). Eccone un’anticipazione.
Con la crisi economica che c’è, sono felice di avere questo governo e questi ministri. Felice in un senso nauseato. Credo che l’Italia sia un test, perché se le cose andassero davvero come si dice, gli italiani sarebbero incazzati. Ah, sono incazzati? Non è un test. Questi ministri rovesciano in piazza gente sempre più furibonda, prontamente identificata dalla polizia; il tutto nell’oblio coordinato del tg unico. Tremonti, ministro dell’economia. L’estate scorsa ha proposto una finanziaria approvata in nove minuti e mezzo che a furia di tagli fa sparire lo stato sociale e i vostri diritti: scuola, pensione, assistenza, previdenza. Tagli in una fase di crescita zero che adesso Tremonti si vanta di aver previsto. L’avevi prevista e hai fatto lo stesso una finanziaria di tagli? E nonostante il crack delle borse dici che nonverrà toccata? Ma cosa sei, stronzo? Allora sei stronzo! Arriva il crack delle borse, creato da decenni di deregulation, e Tremonti dice: - Occorre vietare bilanci falsi e paradisi fiscali -. Come se chi ha depenalizzato il falso in bilancio e fatto i condoni, in Italia, non fosse lui.
Ma Tremonti, dopo aver sfoggiato la capacità di programmazione economica di una zitella che gioca al lotto, dichiara solennemente: -Noi siamo il Paese che per l’economia reale ha fatto più degli altri.- Purtroppo per il nostro Roosevelt da arena estiva, fra i Paesi dell’Unione Europea l’Italia è l’unico che dà un contributo negativo ai pacchetti di stimolo fiscale: le misure anti-crisi hanno aumentato più le tasse delle spese. (Tito Boeri, la Repubblica, 13 marzo 2009) Intanto, secondo un sondaggio, il 90% degli anziani userà la «social card» per comprare una pistola. Maroni, ministro dell’Interno. Ha introdotto il reato di immigrazione clandestina, contro l’art.35 della Costituzione che riconosce la libertà di emigrazione. Come faccio a sopportare Maroni? Mi immagino uno spot leghista in tv con Borghezio nudo, la bocca sporca di sangue, in mano una spazzola per pulire i vetri. Borghezio fa un rutto e dice: - Mi sono appena mangiato unextracomunitario. - La Lega. Ne saremmo capaci. La Russa, difesa. È così felice dell’invio dei nostri Tornado da guerra in Afghanistan che ieri con un sorriso ha crepato un blindato. Brunetta, funzione pubblica. Brunetta è un incubo o sono le mie medicine? Ha esasperato quella strategia di comunicazione del potere pubblico che da vent’anni è imperniata sulla colpevolizzazione del cittadino. Pubblica amministrazione? I dipendenti lavorino in giacca e cravatta. Sicurezza? No ai poliziotti panzoni. Ricercatori precari? Lasciarne a casa il 60%. Ma qui Brunetta rassicura:-Risolveremo simultaneamente il problema dei precari e il problema della mancanza di organi per trapianti.- Uh? (Volevo vedere se stavate davvero seguendo.) Quello che Brunetta è per i lavoratori pubblici, Confindustria è per quelli privati. Il nuovo accordo proposto ai sindacati è: lavorare di più per vivere peggio. Voi accettereste? -Sì!- Bonanni, piantala! Alfano, giustizia. Il lodo Alfano salvava Berlusconi dai processi Mediaset e Mills. La Consulta l’ha bocciato, Berlusconi andrà a processo, fine del regno birbonico. Alleluja. Scajola, attività produttive. Scajola vuole a tutti i costi il nucleare, nonostante diversi premi Nobel l’abbiano circondato per spiegargli che è inutile, costoso, pericoloso e troppo inquinante. Il nucleare, non Scajola. Premi Nobel per la fisica. Come Scajola, del resto. Ma Scajola ha già varato l’Agenzia per la sicurezza nucleare: dovrà smaltire i nuovi rifiuti radioattivi. Se la ’ndrangheta non scompare prima. Bondi, ministro dei beni culturali. Quale giudizio migliore sull’attuale situazione culturale italiana? Bondi, col suo elmetto di carne, ministro dei beni culturali. Si è vantato di non capire nulla di arte moderna. Va alle mostre a fare le boccacce ai Picasso. Prestigiacomo, ambiente. Breve riassunto: il capitalismo mondiale sta immettendo nell’atmosfera una tale quantità di anidride carbonica che oceani e foreste non riescono più ad assorbirla. Questo causa il riscaldamento globale e crea disastri.
L’Unione Europea prepara un pacchetto di misure salvaclima, ma la Prestigiacomo, a nome dell’Italia, si OPPONE. Perché la Prestigiacomo è una ribelle. La Prestigiacomo è la Amy Winehouse dell’Unione Europea. Curiosità: la famiglia Prestigiacomo ha interessi in aziende petrolchimiche a Priolo, Siracusa, polo industriale fra i più vasti e i più inquinanti d’Italia. Altra curiosità: la Prestigiacomo, ministro dell’ambiente, ha rimosso i tecnici che indagavano sull’inquinamento da diossina dell’Ilva di Taranto. Padrone dell’Ilva? Emilio Riva, uno dei soci della cordata CAI/Alitalia. Fatevi da soli il collegamento. Io sono esausto. Calderoli, ministro della semplificazione delle leggi. Gliele fanno leggere: se le capisce Calderoli, le capiscono tutti. Carfagna. L’ho incrociata una volta per caso davanti a Montecitorio. Favolosa. Alta, prorompente, con quegli occhioni spalancati. Sapete perché ha quegli occhioni spalancati? Un giorno un suo amico le dice: –Mara, sei ministro.- E lei: -Cosa? (Spalanca gli occhi.) Le palpebre non sono più scese.
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