del 18 novembre 2009
di Salvo Vitale
(Giornalista)
"Il ponte di Messina: la truffa del secolo”. Dov'è finito l'architetto del ponte? Da un articolo di Curzio Maltese (Venerdì di Repubblica 3 nov. 2006) “Berlusconi ha buttato 600-700 milioni di euro per non cominciare neppure i lavori”. -Oltre 150 milioni sprecati per studi preparatori, laute consulenze agli amici degli amici per studiare fra l'altro il "flusso dei cetacei fra Scilla e Cariddi", "l'impatto psico-socio-antropologico dei lavori sulla popolazione locale" -126 chili di carta che giace negli uffici del ministero- un altro centinaio di milioni per l'esproprio dei terreni -penale da record che lo Stato dovrà pagare all'impresa appaltatrice, l'Impregilo: 388 milioni di euro. E’ la truffa del secolo, i mercati erano sicuri che non sarebbe mai stato costruito: - l'Impregilo vince l'appalto: il titolo crolla in borsa di quasi il 6% - il Parlamento decide che non si farà nulla: la quotazione schizza in alto. -Tutte le imprese straniere si erano ritirate dall'asta: la vittoria dell'Impregilo era annunciata da una telefonata dell'amministratore delegato Savona, intercettata per caso dai magistrati di Monza: "Tranquilli, l'appalto è nostro, me l'ha giurato Dell'Utri". -Soprattutto i giapponesi, massimi esperti, che vantano il ponte più lungo a una campata, l'Akashi Kyokyo, 1960 metri, si chiedono come gli italiani potessero credere al progetto. -Ponte sullo Stretto: avrebbe dovuto essere lungo quasi tre chilometri e mezzo e con due linee di ferrovia -Autore di una simile meraviglia: William C.Brown, mai nominato da nessuna rivista di architettura del Pianeta, nipote di un più famoso William H.Brown che ha progettato un paio di ponti in Africa ai tempi delle colonie. -Due architetti italiani, Ugo Rosa e Domenico Calandro, hanno lanciato una "caccia a mister Brown" e hanno scritto un esilarante diario su Internet. Pare che sia scomparso qualche mese fa.( Dal blog di Jacopo Fo il 10/04/2009) C’è la stessa azienda dietro alle costruzioni che verranno e a quelle che sono state ultimate e poi distrutte. La stessa azienda che ha programmato la messa in funzione dell’ospedale civile a L’Aquila nel 1991, ora in macerie, è la stessa che ha programmato e fatto esplodere la mala gestione della questione rifiuti a Napoli, la stessa che ha vinto l’appalto per la costruzione del ponte sullo stretto di Messina, la stessa che costruirà le prime centrali nucleari sul nostro territorio e la stessa che sta lavorando sulla Salerno-Reggio Calabria..." A pensare a questa IMPREsa viene il GILO, cioè il freddo. (dal blog di Beppe Grillo 10-04-09) La seconda conferenza stampa tenuta a L'Aquila da Berlusconi è stata un'occasione per ribadire che il governo troverà i fondi per realizzare il ponte sullo Stretto di Messina. In diretta televisiva "su Rete 4" il buffone ha ricordato che il ponte sullo stretto di Messina é un'opera prioritaria perché darà lo status di "cittadini italiani" a tutti i siciliani. Se cosi è si sta ammettendo finalmente che il Popolo Siciliano ha conservato sinora una sua identità distinta dall'Italia e che quindi ha una sua Patria anche se purtroppo sottomessa, con l'inganno e con la forza, all'Italia stessa. . (da “L’altra Sicilia”)
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