del 27 dicembre 2009
di Wanda Marra
(Giornalista)
“Mettiamoci insieme, tutti noi, persone di buona volontà, che credono nell'amore e che credono che l'amore possa vincere l'invidia e l'odio. I nostri avversari hanno ironizzato, dicendo che noi stiamo quasi dando vita ad un partito dell'amore. Lo dico senza ironia: è proprio così". Nell’ultima settimana, il presidente del Consiglio ha utilizzato radio, telegiornali, piazze, siti web per consolidare la sua immagine di grande padre della patria (al momento solo telefonica, in attesa del restyling dopo l’aggressione), salvatosi un passo appena prima del martirio e per aggiornare il suo vocabolario intorno alle variabili delle parole amore, pace, serenità . Le ultime affermazioni provengono da una telefonata fatta ieri a Don Gelmini, il fondatore della Comunità Incontro, accusato di presunte molestie sessuali nei confronti di alcuni ragazzi ex ospiti. Nei prossimi mesi il giudice dovrà decidere se prosciogliere o rinviare a giudizio il fondatore della Comunità Incontro. Intanto lui, in uno stile degno del suo interlocutore di Santo Stefano, ha fatto sapere: “Non mi preoccupa quello che faranno di me e come mi giudicheranno. È un’udienza alla quale non dò importanza. Mi condannino pure a 50 anni di carcere, tanto non cambierà nulla”.
Ergendosi a capo del partito dell’amore, in opposizione a quello dell’odio (“Sempre una volta di più dico che l’amore vince su tutto, non solo sull'odio che rende violente contro l’avversario politico le menti più fragili”, ha detto ancora ieri a don Gelmini), Berlusconi non ha esitato nell’ultima settimana a cavalcare ogni occasione, a cominciare dalla spinta al Papa: “Ho pensato che davvero dobbiamo contrastare" queste fabbriche di menzogne, di estremismo e anche di odio”, aveva commentato il giorno di Natale. Mandando nel contempo una serie di messaggi non esattamente collaterali. "Il 2010 sarà l'anno delle riforme istituzionali, in tutte le direzioni", ha annunciato ieri.
Dunque, c’è stata una vera e propria escalation di interventi, tutti all’insegna della professata bontà, iniziati una settimana fa, durante la manifestazione di solidarietà organizzata a Verona. ”Andrò avanti per il bene del Paese'”, aveva detto il premier in un collegamento telefonico con la piazza. E ancora: “L'amore vince sempre sull'invidia e sull'odio”. Poi, il 21 tramite un audio-messaggio pubblicato sul sito del Giornale aveva lanciato un ”messaggio a tutti gli italiani che amano la libertà e che vogliono restare liberi: per Natale regalatevi e regalate ai vostri amici una tessera del Pdl”. Il 22 è, invece, il giorno del perdono a Massimo Tartaglia, perché, “non sono in grado di portare rancore”. Sceglie l’antivigilia di Natale poi il Cavaliere per la lettera “istituzionale” al Papa (trasmessa dal Tg1 del fido Minzolini), questa volta nelle vesti di statista: “Posso confermare che i valori cristiani sono sempre presenti nell'azione del Governo, che adotterà tutte le misure necessarie per garantire la serenità e la pace sociale”.
È addirittura esplicitamente nominato e teorizzato il partito dell’amore nell’intervento di Berlusconi del 24. Non a caso, la Vigilia di Natale: “Dopo i fatti di piazza del Duomo il clima politico sembra cambiato in meglio: si è certamente rasserenato rispetto a prima e sembra quasi che la stragrande maggioranza degli italiani e degli uomini politici si siano iscritti al nuovo partito, quello che qualcuno ironicamente ha chiamato, appunto, il partito dell'amore”. Così dice in collegamento telefonico con la caserma della Guardia di Finanza di Coppito, a L’Aquila (ripreso ancora dal Tg1). Sempre la Vigilia dai microfoni di Radio Anch’io: “Tutte le fabbriche del disfattismo e del pessimismo la smettano di produrre un’atmosfera che non è soltanto di odio e di violenza nella politica ma che è anche negativa sul piano dei consumi e degli investimenti”. E poi, la propaganda: “Vorrei far notare che nessun governo mai nella storia della Repubblica ha agito con così tanta determinazione ed efficacia nella lotta alle organizzazioni criminali. Abbiamo arrestato una media di otto persone al giorno”. Insomma, “sono stati 19 mesi di lavoro straordinario di tutto l'esecutivo e di una squadra davvero eccezionale'”. Il giorno di Natale il collegamento telefonico (3 minuti di monologo) è direttamente col Tg1: “Gli italiani che mi incoraggiano ad andare avanti hanno raggiunto secondo gli ultimi sondaggi il 67%, 2 su 3: quindi andiamo avanti così, facendo bene fino alla fine della legislatura”. Poi, l’annuncio rassicurante: “Comincio già a stare meglio. Sono più guardabile e oggi ho ricominciato a mangiare anche cibi solidi: soprattutto sono sereno perché penso continuamente al fatto di essere stato fortunato, che avrei potuto passare Natale sotto terra e con questo gelo e questa neve del nord non sarebbe certo stato piacevole. Comunque penso che potrò riprendere l'attività politica il 7 gennaio”.
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