del 23 dicembre 2009
di Marco Travaglio
(Giornalista)
Da quando Bin Laden ci fa mancare i suoi videomessaggi dalla caverna e anche Al Zarqawi ci ha lasciati, dobbiamo accontentarci. L’altroieri, rinverdendo la tradizione avviata nel ’94 col vhs della discesa in campo con calza incorporata, il cavalier Berlusconi è tornato a parlarci a distanza, ma soltanto in audio: per rivederlo anche in video in tutta la sua beltà occorre attendere le operazioni di restauro programmate per i prossimi giorni in una clinica svizzera, a causa del cedimento strutturale del lifting causato dallo scriteriato di piazza Duomo, che ha trasformato il volto del Divino Amore in un quadro cubista. Buona comunque l’idea di invitare i fans a donare agli amici per Natale una tessera del Pdl (per i primi dieci è prevista anche una tessera P2 in offerta speciale). La prima, la Numero Uno versione gold, spetta comunque di diritto a Massimo Tartaglia. E il videomessaggio natalizio sta diventando contagioso, tant’è che ieri ne ha inviato uno – disponibile sul sito del Consiglio regionale della Campania – anche Sandra Lonardo Mastella, confinata nell’esilio romano da quando i giudici di Napoli hanno disposto di non farla avvicinare alla sua regione, onde evitare che faccia altri danni. Dall’umile cubicolo sotto un ponte del Tevere, affiancata da un albero di Natale, la statista ceppalonica si è rivolta ai suoi numerosi sostenitori, orfani inconsolabili della sua presenza da ormai un paio di mesi. Ed è stata una gioia per tutti scoprirla in piena salute: un portavoce l’aveva addirittura descritta come prossima alla fine (“Sta malissimo, temiamo un nuovo caso Tortora”), ma fortunatamente era male informato. “Vivo una condizione davvero drammatica, esiliata dalla mia terra, ma quest’esperienza mi sta dando tanto in termini di crescita”, ha rivelato l’illustre esule col metro in mano. Poi ha annunciato che andrà alla messa di Natale e lì “pregherò per tutti, anche per la Campania alla quale ho sempre dato molto”. Per la verità, secondo la magistratura, avrebbe anche preso qualcosina, ma questo la signora ha omesso di rammentarlo. In ogni caso, per sottrarla all’assedio dei fans, la chiesa prescelta per il presepe sannitico verrà transennata e presidiata dalla forza pubblica. “Vorrei dire ai campani e ai beneventani – ha poi annunciato lady Mastella – che sono una persona perbene e ho sempre fatto tutto nel rispetto delle regole”. Per esempio quando tentò di cacciare il direttore generale dell’ospedale di Caserta, Luigi Annunziata, che osava rifiutarsi di nominare primari targati Udeur. Particolarmente ambìto un posto di ginecologo: com’è noto, tutte le puerpere campane pretendono di partorire dinanzi a un medico dell’Udeur, altrimenti non se ne fa nulla. “Da quanto non vedi Annunziata, quello di Caserta?”, domandava la statista al consuocero Carlo Camilleri in una celebre intercettazione. E lui: “Da ieri mattina. Mi ha detto: ‘Ma perché stanno tutti contro di me? Io sono stato sempre a disposizione’”. E lei, amorevole come sempre: “Ti dice delle cazzate perché non è vero... Per quanto mi riguarda lui è un uomo morto! E lo è anche per mio marito. Quindi per cortesia tenetevene alla larga”. L’assessore regionale alla Sanità, Angelo Montemarano, ha confermato tutto in Procura: “Ho ricevuto un’informale richiesta da Sandra Lonardo di revocare l’incarico al direttore generale”. E il gip di Napoli ha concluso: “Emerge in maniera evidente che la presenza di Annunziata al vertice dell’ospedale era stata predisposta al solo fine di assicurare il futuro inserimento in quella struttura pubblica di persone vicine al partito, a prescindere dalla professionalità”. Lei però ribadisce di aver “fatto tutto nel rispetto delle regole”. Le sue. Lo struggente videomessaggio si chiude con una minaccia al popolo campano, peraltro già molto provato: “Ci rivedremo presto”. E con un sibillino avvertimento: “Il tempo è galantuomo”. Infatti, almeno lui, non è iscritto all’Udeur.
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