venerdì 4 dicembre 2009

“Cosentino cambiava assegni per conto dei clan”

Dal Quotidiano Il Fatto Quotidiano
del 4 dicembre 2009

di Vincenzo Iurillo
(Giornalista)


Può ancora raccogliere i voti della camorra, può reiterare i reati e inoltre avrebbe cambiato assegni ricevuti dagli uomini dei clan casalesi. Piovono nuove accuse sul sottosegretario Pdl all’Economia Nicola Cosentino, che ancora aspira a diventare Governatore della Campania. “Sono cose incredibili – replica Cosentino attraverso l’agenzia Il Velino - e le cose incredibili non si commentano. Sulla mia candidatura credo che il partito in Campania abbia fatto quello che doveva fare, ora si decide a Roma”.

Cosentino reagisce così alle recenti dichiarazioni di tre pentiti, parole ulteriori a quelle contenute nelle 351 pagine dell’ordinanza di arresto sulla quale dovrà pronunciarsi nei prossimi giorni la Camera dei deputati, dopo il diniego della giunta per le autorizzazioni a procedere. Si tratta di Luigi Guida ‘o drink, reggente del clan Bidognetti, Michele Froncillo, del clan di Marcianise, e Raffaele Piccolo. I pm della Dda di Napoli Sandro Milita e Giuseppe Narducci hanno trasmesso i loro verbali al Gip Raffaele Piccirillo, che ne riporta alcuni stralci nel provvedimento di 29 pagine col quale motiva il rigetto dell’istanza di revoca dell’arresto avanzata dai difensori di Cosentino, gli avvocati Agostino De Caro e Stefano Montone.

Il verbale di Piccolo è datato 30 settembre. A parlare è l’uomo che nel sodalizio raccoglieva i proventi delle attività criminali. Riferisce – si legge nell’ultimo provvedimento del Gip - di aver cambiato due assegni tramite Cosentino, uno da 2500 euro e l’altro da 7500 euro. Erano assegni frutto del racket, “versati dagli imprenditori al clan come tangente – spiega il collaboratore di giustizia – quando devono mettersi a posto con noi”. Piccolo precisa di non averli consegnati direttamente nelle mani del politico, ma di aver utilizzato altre persone, per tutelarne la riservatezza. Le sue dichiarazioni si aggiungono a quelle di Guida e di Froncillo. Gigino ‘o drink ha recentemente affermato di aver saputo da Gaetano Vassallo che “Cosentino , i fratelli Orsi e Bidognetti erano una cosa sola” nella gestione dell’Eco 4. Mentre Froncillo il 3 novembre 2009 ha raccontato di aver appreso dai casalesi l’influenza che Cosentino avrebbe esercitato in favore delle imprese dei clan per sbloccare i finanziamenti della legge 488. “Tutte dichiarazioni de relato – commenta uno dei legali del sottosegretario, l’avvocato Montone – ricostruzioni molto labili, che il Gip riporta, come scrive nel provvedimento, solo per completezza espositiva e senza attribuire ad essere alcun valore di prova, commentando che c’è bisogno di ulteriori accertamenti. Guida non ha mai parlato con Cosentino, non lo ha mai incontrato, riporta cose sentite da altre sette, otto persone. Ma temo che tutta questa pubblicità a dichiarazioni prive di riscontri possa suscitare un effetto emulazione, scatenando tra i pentiti una gara a chi dice più cose su Cosentino. Un effetto emulazione che si è già visto in precedenti vicende giudiziarie partenopee e che potrebbe replicarsi anche in questa”.

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