mercoledì 2 dicembre 2009

“LIBERTÀ DI STAMPA? SÌ SOLO SE CLANDESTINA”

Dal Quotidiano Il Fatto Quotidiano
del 2 dicembre 2009

di Alessandro Oppes
(Giornalista)


Lukashenko un leader amato dal popolo?”. Sorride incredulo al telefono da Bruxelles Marc Gruber, direttore per l’Europa della International Federation of Journalists. La dichiarazione di Berlusconi gli appare scioccante. Due mesi fa, Gruber ha guidato a Minsk una folta delegazione di rappresentanti di tutte le più importanti organizzazioni mondiali per la difesa della libertà di stampa, realizzata con l’appoggio dell’Unesco. “Come si può definire popolare un tiranno di dove non esiste un processo elettorale trasparente e dove non si rispettano i diritti fondamentali della persona?”.

L’ultima volta che è stato rieletto, nel 2006, Lukashenko ha ottenuto l’80% dei suffragi. Una situazione prossima alla dittatura?

Non c’è alcun dubbio. Lukashenko governa la Bielorussia col pugno di ferro da quindici anni. E proprio a partire dal 2006, i media non ufficiali, quelli che non sono controllati direttamente dallo Stato, sono stati esclusi dal sistema di distribuzione. Questo significa che, anche se esistono alcuni giornali che non rispecchiano la linea del regime, non possono essere venduti nelle edicole, hanno una diffusione pressoché clandestina.

Da diversi anni Reporters sans Frontières ha inserito Lukashenko nella lista dei cosiddetti “predatori” della libertà di stampa. È una definizione che condivide?

Nel modo più assoluto. Negli ultimi tempi il regime ha fatto solo qualche sforzo di cambiamento puramente cosmetico. Ma di veri progressi nel campo della libertà d’espressione non se ne sono visti.

Esiste una posizione comune dell’Unione europea di fronte a questo stato di cose?

No, esistono delle sanzioni Ue, attualmente sospese. Due settimane fa, il Consiglio dei ministri degli Esteri dell’Unione ha deciso di confermare questa sospensione, probabilmente nella speranza che questo possa servire a fare in modocheilregimediMinskadottidecise riforme in senso democratico. Ma la strada da fare è ancora parecchia. Non dimentichiamo che in Bielorussia viene ancora applicata la pena di morte, che ci sono prigionieri politici, che non si rispetta la libertà di culto, oltre alle violazioni della libertà di stampa”.

Stato e governo hanno un monopolio pressoché assoluto sulla stampa?

C’è qualche giornale che ha ancora la possibilità di circolare anche se con enormi difficoltà. Le tv sonotutteinmanoalregime,mentre le uniche radio libere sono quelle che si occupano esclusivamente disportomusica.Fareinformazione radiofonica è praticamente impossibile.

Come è esercitato il controllo?

Attraverso il dipartimento ideologico del governo, che analizza tutto ciò che ha a che fare con la vita intellettuale del paese. Non solo la stampa, anche l’insegnamento e ogni espressione culturale, dal teatro al cinema alla letteratura: tutto è sottoposto a un’attenta censura preventiva.

Quali le forme di controllo su Internet?

A febbraio è stata approvata una nuova legge sui media, in base alla quale tutti (compresi i siti Internet) devono essere registrati, dopo essere stati analizzati direttamente dall’Amministrazione presidenziale. La legge esiste, ma non sempre viene applicata in modo rigido, perché il regime teme che l’Ue possa tornare ad applicare le sanzioni”.

Esiste una legge che punisce chi critica direttamente il presidente della Repubblica?

Certo, la diffamazione nei confronti del capo dello Stato è punita ancora con durezza. Tra le richieste che abbiamo fatto al termine della nostra missione c’è proprio l’abolizione di questo reato. Ma abbiamo chiesto anche trasparenza nei processi su tutti i gravi casi di aggressione nei confronti dei giornalisti.

2 commenti:

  1. la libertà di stampa è un bene superfluo,l'istruzione,la cultura,la sanità,il cibo sono necessari.
    Lukhashenko ha garantito gratuitamente al suo popolo tutto questo,che in cambio lo ha eletto presidente.
    Poichè puoi garantire la libertà di stampa a pochissimi giornalisti plutocrati ma milioni di persone soffriranno la disoccupazione,l'ignoranza e la fame.
    Basti pensare che negli U.S.A (leader dei diritti civli) il 50 % della popolazione possiede un'istruzione scadente ed il 20% è analfabeta,la disoccupazione è del 16% e l'obesità è del 30%.
    In bielorussia la disoccupazione riguarda si e no l'1,2% della popolazione (nonostante la crisi),il 99,6 % della popolazione è alfabetizzatao e l'obesità è del tutto assente.

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  2. quante percentuali al prezzo della coscenza e del libero arbitrio...
    però, non c'è che dire.

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