martedì 1 dicembre 2009

Fuorionda Fini, parla il portavoce: "Sono cose che ha sempre detto"

Dal Quotidiano La Repubblica
del 1 dicembre 2009


ROMA - "Il video dà conto della coerenza delle opinioni del presidente della Camera che dice in privato esattamente quanto afferma poi pubblicamente". Fabrizio Alfano, portavoce del presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, circoscrive così le affermazioni catturate dai microfoni il 6 novembre scorso durante la giornata conclusiva del "Premio Borsellino" a Pescara. Ma Fini deve incassare la frecciata del suo compagno di partito Maurizio Gasparri: "Io sostengo il governo sia in onda che fuori onda...". Ironico, invece, il ministro della Difesa Ignazio La Russa: "Ormai parliamo solo a gesti. Così da evitare altri fuorionda...".

Durissimo Paolo Romani, vice ministro allo sviluppo economico: "Fini non sa cosa sia la riconoscenza. Quando si parla bisognerebbe stare un poco più attenti. Quello che ha detto mi mette tristezza". Di tutt'altro tenore le parole di Italo Bocchino, presidente vicario del gruppo Pdl alla Camera: "Sbaglia l'opposizione a strumentalizzare il fuorionda di Fini, sono quindi solo valutazioni o note positive".

Dall'opposizione Antonio Di Pietro incalza: "Fini dice in privato ciò che l'Italia dei valori dice in pubblico. Ci auguriamo che passi dalle parole ai fatti e spegnere l'interruttore di questa legislatura e di questo governo prima che sia troppo tardi". Mentre il segretario del Pd, Pierluigi Bersani legge nelle parole "rubate" a Fini "la conferma dei problemi nella maggioranza".

I dubbi dell'autore dello scoop. "Non sono un giornalista, mi occupo di matrimoni" dice Vincenzo Cicconi, il titolare di uno studio di postproduzione che ha raccolto il fuorionda. Dopo settimane di indecisione (il video è datato 6 novembre), ha deciso di renderlo di dominio pubblico: "Riprendevo il convegno per il premio Borsellino con due telecamere. Dopo una settimana, mentre montavo, mi sono accorto dell'accaduto".

A quel punto sono arrivati i dubbi e poi la decisione. "Poi su facebook ho letto un post di Sandro Ruotolo, c'era scritto che un giornalista non deve stare a guardare se una cosa danneggia o favorisce qualcuno, ma solo raccontare il fatto. Io non sono un giornalista, ma così ho fatto".

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