giovedì 14 gennaio 2010

Cosa guadagna (e cosa rischia) Omega dall’operazione Eutelia

Dal Quotidiano Il Fatto Quotidiano
del 14 gennaio 2010

di Beatrice Borromeo
(Giornalista)


Chi si chiedeva cosa ci guadagnasse Omega, la società al centro dello scandalo Eutelia, ad acquisire aziende per tenerle ferme, potrebbe trovare delle risposte nell’inchiesta che sta conducendo la Procura di Milano.

IL TRUCCO. Fin da subito è stato chiaro quale fosse l’interesse di Eutelia, società aretina quotata in Borsa, a cedere il ramo d’azienda Agile, con debiti e oltre duemila dipendenti, a Omega: liberarsi di impiegati ormai indesiderati senza pagare loro la liquidazione (50 milioni di euro). Ma per quale motivo il gruppo che era (fino al recente commissariamento) capitanato da Claudio Marcello Massa e Sebastiano Liori si è fatto carico degli scarti di Eutelia? L’ipotesi che si sta delineando, qualora verificata, potrebbe portare a gravi risvolti penali e si può riassumere con una domanda: che fine hanno fatto i soldi che Agile ha incassato da quando è nelle mani di Omega, visto che gli impiegati sono da agosto senza stipendio e non risultano investimenti all’interno dell’azienda stessa? Si tratta di svariati milioni di euro, dal momento che Agile incassa ogni mese anticipi e rate dai clienti (inclusi ministeri, regioni e la Camera dei deputati) che acquistano i suoi servizi informatici. Da quando Omega ha rilevato Agile, ha licenziato la metà dei lavoratori e ha impedito ai più di svolgere le proprie mansioni. In alcune sedi è stata addirittura staccata l’elettricità (un ostacolo non da poco per un’azienda che si occupa di Internet). I sindacati credono che il trucco di Massa e di Liori sia palese: se la società fallisce, non bisogna nemmeno pagare i tfr al personale. Nel frattempo, però, i soldi sono stati incassati ma ad oggi nessuno è in grado di dire dove siano. Anche perché più si cerca e più si trovano soltanto scatole cinesi (come la finanziaria anglo-milanese chiamata Libeccio) che rimandano a società con sede legale all’estero. Del gruppo Omega fanno parte oltre 10 mila dipendenti. Tutti facevano prima parte di altre società che, per liberarsene, li hanno ceduti a prezzi simbolici (Agile è stata comprata per 1 euro). Comincia a sembrare un metodo collaudato: impossessarsi gratis di aziende in agonia, spremere gli ultimi milioni di euro che queste possono offrire e poi abbandonarle alle procedure concorsuali. Ecco perché Voicity, il call center scorporato da Omnia Network, non è entrato in Omega che pure l’aveva addocchiato: Liori, che per mesi è stato vicepresidente di Omnia, voleva inglobare (come ha fatto anche con Agile) la società di cui fa parte Voicity in Omega, ma per farlo avrebbe dovuto investire ben 12 milioni di euro per ricapitalizzarla. Quindi ha rinunciato e si è dimesso. Sia Massa sia Liori sono già stati protagonisti di vari fallimenti delle società che amministravano. Non si fanno trovare né dalla stampa né dai lavoratori che chiedono risposte. E negli ambienti della finanza sono ormai considerati soggetti troppo a rischio per avere a che fare con loro.

I REATI. Omega sembra sfruttare un meccanismo in apparenza lecito. Esternalizzare dipendenti e debiti e vendere la società, come ha fatto Eutelia con Agile, non è di per sé illegale. Lo diventa però se la scatola che si crea, riempita di ciò che non si desidera più, non viene messa in condizione di sopravvivere. In quel caso si parla di simulazione di contratto, cioè truffa: non è lecito creare contratti finalizzati solo a liquidare migliaia di persone. Se Omega poi fallisse, potrebbe ventilarsi l’ipotesi della bancarotta fraudolenta. Eutelia dopo la cessione di Agile ha rassicurato gli azionisti con numerosi comunicati stampa che la indicavano in ripresa. Essendo quotata in Borsa forse avrebbe dovuto esplicitare anche il fatto che se Omega dovesse fallire, Agile le tornerebbe sul groppone con debiti e tfr da pagare. In quel caso sarebbe a rischio la sopravvivenza della stessa Eutelia. E comunicare al mercato informazioni errate o imprecise, in certi casi, ha portato all’accusa di aggiotaggio. Il pm Francesco Greco della Procura di Milano sta indagando su Omega, così come la Procura di Arezzo indaga su Eutelia. E presto potrebbero esserci delle svolte nelle inchieste.

4 commenti:

  1. Alla faccia del pensiero libero!
    Agile non è stata comprata per 1 Euro. Inoltre, come mai non si dice che Eutelia è stata costretta alla cessione di ramo d'azienda?
    Come mai non si attribuiscono alle altre società cedenti rami di azienda poi confluiti in Omega le stesse colpe additate ad Eutelia. Dov'è la giustizia italiana??

    Un lavoratore Agile stanco delle bugie dei "pensatori liberi"

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  2. E' vero è stata comprata per 19.000 € cedendo 1.880 persone che si sono portate dietro 50.000.000 € di TFR.... ovviamente solo virtualmente, perchè di soldi nemmeno l'ombra.
    E poi, Eutelia sarebbe stata costretta ?!?!
    ma da chi ?

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  3. 96000€ per la precisione. I tfr? Eutelia se li è spesi per ampliarsi la fibra. Guardate dai documenti come è cresciuto il kilometraggio della fibra di eutelia dal 2006, al 2008 e avrete le risposte.

    Un lavoratore Agile stanco di colleghi servi di eutelia. (ciau samu)

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  4. Brava Beatrice Borromeo!!! continua sempre così ! Non mollare la "presa" Ti ringrazio e ti saluto. Marco (Ti ricordi? ci siamo parlati al telefono vari volte) Ciao

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